Se ne vanno Cacciatore (uno tra i più criticati della scorsa stagione, leggere questo blog o i commenti al pagellone del Rasu, per credere), Albertazzi e Martinho e i disfattisti per professione già bocciano la campagna acquisti del Verona. Sorvolerei sulla tradizionale fiera del mugugno di cui alcuni tastieristi virtuosi eccellono e andrei nella profondità delle cose, premettendo che: 1) Setti non è un multimilionario con interessi televisivi editoriali e pozzi petroliferi annessi. 2) La dimensione del Verona è e sarà (almeno sino a quando non arriverà un Abramovich o un Al Jazeera) sempre questa.E magari fosse sempre così, aggiungo.
Cacciatore: ha fatto un’orrenda seconda parte di stagione, spesso gli è stato preferito Pillud, davvero ci si straccia le vesti per la sua partenza?
Albertazzi: sinceramente mi dispiace. Ma c’è una logica e ve la spiego. Albertazzi pretendeva un rinnovo contrattuale e che il Verona lo prendesse interamente. Si è presentato con il suo procuratore a battere cassa. Sogliano, che non ama i ricatti, si è indispettito e ha lasciato che sia il Milan a riscattarlo. Ha guadagnato una bella cifretta per un giocatore che il Verona aveva scoperto e fin qui “usato” a costo zero.
Infine Martinho: potenzialmente un bel giocatore. Angustiato però da strani infortuni che anche la passata stagione lo hanno tormentato. Nella rosa del Verona è apparso un lusso. Arriva il Catania e ti dice: ho un milione e cento per Martinho. Cosa fai? Per essere chiari: questo è un mercato dove le palanche non girano, dove il Milan, se vuole Iturbe deve cedere Kakà e Robinho. E allora cosa fa il Verona? Cede Martinho, che quest’anno ha giocato col contagocce, incassa e magari con quei soldi migliora la rosa.
Ah, dimenticavo Romulo: allungherà il contratto perchè è in scadenza (con la Fiorentina) nel 2015. Sarà preso e poi ceduto. Ma la cessione ha un senso solo perchè c’è il contratto allungato (mi sono spiegato?).
E’ chiaro che poi inizierà il nostro calciomercato. Che comunque, se ci pensate, è già iniziato, visto che i vari Chanturia, Martic, Ionita sono già nostri giocatori. Sogliano vuole cambiare strategia. Meno giocatori, ma più forti. Scelta sbagliata? Sarà il campo a dirlo. Però, adesso, al 21 giugno, mi pare un po’ troppo presto iniziare col mugugno.
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