Questa vittoria vale tantissimo. Esattamente quanto quella del Sassuolo dello scorso anno. A caval donato non si guarda in bocca e questi tre punti sono oro colato. La premessa è doverosa ma ciò non toglie che il Verona non mi è piaciuto. Troppo compassati, ma soprattutto tanta, troppa confusione. Passare sotto silenzio i segnali che ci arrivano dal campo non mi pare giusto. E non parlo solo della scelta iniziale di Mandorlini di tenere fuori Saviola e Lopez. Ci sarà tempo per discuterne. Il problema è a centrocampo, non c’è dubbio. La manovra non fila, le coperture funzionano a singhiozzo, Taxi è lontano parente di quello che era partito. Ma non è l’unico che non va. Anche Obbadi è involuto rispetto al precampionato. Va detto che la sosta non ha giovato, i nazionali sono arrivati giovedì, molti erano stanchi. Paradossalmente mi è piaciuto di più Campanharo che quando è entrato ha dato una palla d’oro a Lopez. Può essere una buona alternativa. Anche il gioco sulle fasce non è sgorgato. Terzini bloccati, esterni alti troppo statici, zero sovrapposizioni. Anche la difesa è andata un po’ in affanno.
A quattro punti si sta bene e si può ragionare con pacatezza e tranquillità. Lo farà sicuramente Mandorlini che non può essere soddisfatto di questa partita. Se vogliamo essere ottimisti ci sono così tanti margini di miglioramento che ipotizzare adesso che campionato faremo è veramente fuori luogo.
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