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NESSUN DRAMMA, MA CHE PECCATO NON AVER VISTO IL MIGLIOR VERONA

Non vorrei smentirmi. Dicevo la scorsa settimana che non era scontato battere il Milan. Serviva un’impresa e la partita perfetta. Purtroppo il Verona non è stato perfetto e abbiamo perso. Quindi, non facciamo drammi. Dentro questa partita negativa, in cui s’è rivisto il museo degli orrori in difesa, ci sono state anche tante cose buone.

Peccato però che non abbiamo visto all’opera il miglior Verona. Condizione imperfetta, stanchezza mentale e fisica, insomma squadra rimandata all’esame di maturità delle grandi. Si sono rivisti errori del passato dietro (lasciamo stare la svirgolata di Marques…), qualcosa s’è inceppato davanti, dove Luca Toni ha perso l’aiuto della fortuna più che la lucidità.

Non c’è girata bene, eppure Abbiati è stato il migliore in campo.

Una annotazione: l’anno scorso alla giornata numero sette esplose Iturbe che allestì quel magnifico spettacolo pirotecnico di Bologna.

Alla giornata numero sette di quest’anno abbiamo scoperto Nico Lopez. Il quale ha dimostrato, in meno di venti minuti di partita tutto il suo repertorio, senz’altro migliorabile, ma da cui non si può prescindere. El conejo è uno che vede la porta, e che può dare quell’imprevedibilità che ancora manca a questa squadra.

Ci tocca anche parlare di Saviola, perchè è obbligatorio quando uno con il suo nome e con il suo curriculum sta in panchina nel Verona. E’ ovvio che il tifoso si chieda perchè. Mandorlini gli ha preferito, per questioni contingenti al match, Nenè. E Saviola, resta un incompreso. Non è una questione marginale e spero che il buon senso da parte di tutti abbia il sopravvento. Saviola non è un soprammobile e Mandorlini lo dimostrerà nelle prossime gare. Lui però dovrà farsi trovare pronto. E fare molto di più di quanto visto con il Genoa. Da uno con le sue doti è il minimo.

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