Parma rischia il fallimento. Si era intuito, quando fu esclusa dall’Europa League. Ora è realtà. Se Ghirardi non vende, il Parma rischia grosso. A guardare bene è incredibile che non sia successo prima. A Verona noi di fallimenti ce ne intendiamo. E a Parma abbiamo sempre guardato per quei legami tra Tanzi e Pastorello che sono finiti anche in Procura e in Tribunale. Anni dopo, con Setti al comando, guardiamo a quelle vicende con animo più distaccato. Non c’è dubbio che i dodici anni più disastrosi della nostra storia, siano legati al fallimento della Parmalat e a quello scandalo.
Detto questo, mi pare giusto guardare a Parma come a una lezione. Fare calcio costa. Tantissimo. Ghirardi forse ha fatto il passo più lungo della gamba e nel momento in cui la famiglia ha chiuso i cordoni della borsa, il Parma si è sgretolato o sta per farlo. Significa che senza un imprenditore che ci mette del suo, il calcio non regge. E se non regge succede il patatrac.
Altro a star qui a divertirsi a parlare di Mandorlini, di Lopez, di Saviola e di altre amenità. Quando gli stipendi non arrivano, quando si fa fatica a vedere il futuro, quando eventuali acquirenti ti prendono per il collo, tutto passa in secondo piano. Sensazioni che noi a Verona abbiamo provato amplificate a mille, con ladri, truffatori, finti cardinali e tutto l’ambaradan che conosciamo bene. E se per caso qualcuno non lo conoscesse, o se ne fosse dimenticato, si faccia fare un veloce riassunto da chi c’era in quegli anni.
Mi pare evidente il fine di questo post. Quando parliamo di assestamento, di salvezza, di Verona che deve sorreggersi con le proprie gambe, di centro sportivo, di plusvalenze dolorose ma necessarie (Jorginho), intendiamo tutto questo. La mia non è una provocazione, ma una speranza.
La speranza che veramente Setti sia bravissimo nel fare business a Verona e col Verona. Business che non significa arricchimento personale, ma soltanto la capacità di dare una prospettiva autonoma alla società scaligera, senza necessità che qualcuno ripiani il bilancio ogni anno. Se lo farà, sono sicuro che passerà alla storia…
E ora torniamo a divertirci e a parlare di Mandorlini, del colore delle magliette, di camisa verta, di Lopez e di Saviola. Dopo tutto quello che abbiamo passato in questi anni un po’ ce lo meritiamo. Ma solo se questo post ce lo teniamo sempre bene a mente.
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