Credo che il Verona abbia un imperativo: di giocarsela fino in fondo. A viso aperto e senza paura. Non c’è un tifoso sano di mente che non chieda questo alla squadra e a Mandorlini alla vigilia di questo doppio confronto con la Juventus.
Partiamo battuti? Certo. Ma nel calcio è proprio ciò a creare fascino e attrazione. Diciamo che il Verona affronta questa partita con lo spirito di chi non ha nulla da perdere e quindi di chi, nella disperazione tira fuori il meglio. E’ ovvio che serva un’impresa.
Per vincere deve succedere che il Verona sia nella sua miglior serata possibile e che la Juventus sia nella peggiore. Neanche questo, forse basterà (semplicemente ricordando i nostri trascorsi su quel campo, remember Wurtz?) Però è bello che il Verona si sia regalato questa possibilità, visto che altri sono usciti molto prima.
Mandorlini ci tiene e ci tiene tantissimo anche Setti a cui, far bella figura in casa juventina proprio non dispiacerebbe. Inoltre Sogliano potrebbe trarre da queste partite altre indicazioni utili per il mercato di gennaio. Sapere se Brivio è uno che ha finito benzina e motivazioni, se Saviola è ancora un campione, se la difesa va rafforzata, se il restyling deve essere superficiale o più profondo.
E il mister ritrovare serenità, quella che ti fa ragionare in modo diverso meno d’impulso con più raziocinio. E anche perché la gara con il Parma non resti la classica rondine che non fa Primavera.
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