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IL DERBY PER NON ESSERE CONDANNATI ALLA MEDIOCRITA’

E’ innegabile che Cervellera sia un arbitro scarso. Ha sbagliato su tutti gli episodi dubbi. Due mani in area, un fuorigioco sul gol dell’Udinese, l’espulsione di Sala, l’espulsione di Marquez. A guardare l’elenco degli ammoniti più gli espulsi sembra sia stata una terribile battaglia. Invece Verona-Udinese è stata una noiosa gara di fine campionato, la terza partita in una settimana, giocata a ritmi blandi, in cui i calciatori più che pedate si sono scambiati abbracci e sorrisi.

Incredibile come Cervellera sia riuscito a rovinare la partita. Tanto che i dietrologi hanno visto dietro questa direzione, una sorta di “compensazione” all’Udinese, defraudata tre giorni prima contro l’Inter. Un’ipotesi che nel momento stesso in cui l’hai pensata fa schifo. Ma a tanto ci hanno portato “Moggipoli” e “Scommessopoli”. Non c’è tifoso che non guardi alle gare bruttissime del campionato italiano senza ipotizzare complotti. E noi che siamo saliti dalla melma della Lega Pro e che abbiamo visto Massa e compagnia, non ci stupiamo di nulla.

Le colpe di Cervellera sono così evidenti che persino azzardare una critica al Verona è inutile, tanto l’arbitro ha condizionato la partita. Il risultato più giusto era evidentemente uno 0-0, il Verona aveva giocato senza infamia e senza lode.

Cervellera però ha fatto di più. Ha condizionato anche la prossima gara, il derby con il Chievo. Il Verona non avrà a disposizione per responsabilità dell’arbitro uomini importanti come Sala e Marquez. All’andata il Chievo vinse per un gol in evidente fuorigioco di Paloschi, un’altra gara che era destinata allo 0-0.

Detto ciò, il Verona non dovrà crearsi un alibi per queste assenze. Anzi, sulla rabbia per quanto è avvenuto contro l’Udinese, dovrà costruire il proprio derby. Quello che si chiede al Verona è una partita cattiva, giocata con agonismo. Il Chievo, proprio perchè Campedelli ha detto che non gliene importante niente, vuole arrivare davanti all’Hellas e mettersi una piccola-grande tacca onorifica.

La squadra di Maran è rognosa, compatta, non prende gol da 195 minuti, è l’esatto contrario del Verona di Mandorlini. Il derby può dare un senso diverso al campionato gialloblù. Oppure condannarlo inesorabilmente alla mediocrità.

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