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CHE SERATA FLUO…

Mettiamola così: Il Verona ha indossato delle magliette così brutte che poi ha adeguato il tono della sua prestazione. Non avessimo visto il Verona che ha brillato contro la Roma, ci sarebbe da preoccuparsi. Nel secondo tempo non l’abbiamo mai presa e il Genoa ci ha preso a pallate, con una squadra appena rabberciata dove il vero fuoriclasse siede in panchina.

Il Verona ci ha provato. E nel primo tempo ci è anche in parte riuscito. Ritmo sufficientemente alto, pressing, buone discese sulle fasce. La luce si è spenta quando si è fatto male Emil. E non so quanto questa considerazione sia di sollievo. Con l’islandese ko è entrato in campo Viviani, lento e compassato evidentemente fuori condizione, Greco è stato spostato a sinistra e da lì in poi il gioco del Genoa è decollato. Toni ne ha prese pochine e come sempre si dovrà aspettare per vederlo in forma. Non è colpa di Viviani, mi pare scontato dirlo. Però oggettivamente la sua prestazione è stata sottotono e ha condizionato la squadra. Forse si poteva mettere Romulo, ma non so cosa sarebbe cambiato. Anche lui non è al meglio, quando lo sarà, dovrà giocare titolare.

Pazzini non c’era e il tema è scottante. Ovviamente si è perso ed ora ci si abbatte contro la scelta di Mandorlini che solamente sette giorni fa aveva pagato sotto ogni profilo. Pazzini come Saviola? In molti lo pensano, io credo che solo ipotizzare una cosa del genere sia da folli. Sarebbe stato folle Setti a prendere Pazzini dopo aver praticamente buttato via l’ingaggio di Saviola l’anno scorso, sarebbe stato folle Pazzini a venire, sarebbe stato folle Mandorlini a volerlo. Non credo sarà così. Pazzini giocherà dalla prossima partita e sarà giustamente un titolare fisso, altrimenti davvero dovremo parlare di un caso incredibile.

In molti hanno già iniziato il tiro alla difesa e al povero Rafael. Siamo alle solite: bisogna trovare un colpevole, sia esso Bordin, o Moras o Marquez o il nostro portiere. Ma questa difesa è la stessa che ha fermato Dzeko, Salah, Iago Falque, Pjanic e Ibarbo. Quindi cos’è cambiato? E’ cambiato che il Genoa ad un certo punto ha spinto, siamo indietreggiati, esattamente come in certe gare della scorsa stagione, e quando difendiamo in area facciamo fatica e l’errore capita sempre. E’ cambiato l’atteggiamento generale, le motivazioni, la gamba. Non vorrei ripetermi: o il Verona ha un’applicazione massimale oppure diventa una squadra lenta, brutta e prevedibile. Troppo facile farlo solo contro le grandi. Lì le motivazioni le trovi semplicemente. Ma la mentalità la devi sempre avere. Altrimenti rifaremo la fine della scorsa stagione con le eterne montagne russe che danno sempre l’idea di un’incompiuta.

Chiudo con un riferimento che con la gara c’entra relativamente. Penso che la maglia fluo sia la più brutta maglia mai indossata dall’Hellas Verona nei suoi 112 anni di vita. Una maglia senza senso, senza riferimenti ai nostri colori, senza eleganza. Credo che tutti gli uomini del marketing si debbano dare una calmata e debbano fare una seria riflessione. C’è un limite a tutto. E stavolta il limite è stato veramente superato.

 

 

 

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