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I TRE NODI DA SISTEMARE

Dopo Genoa, arriverà il Torino. La più brutta bestia possa capitare al Verona per rimettersi dopo una sconfitta bruciante. Mandorlini dovrà affrontare tre nodi importanti anche per il futuro. Vediamoli.

1) PAZZINI TITOLARE. Siamo davanti ad un nuovo Saviola? Come ho già detto io non lo penso. Sarebbe una follia completa e il più grande errore di mercato che il Verona avesse mai commesso se Pazzini venisse usato come un soprammobile. Se l’acquisto di Pazzini fosse stato solo “emozionale” e fatto per dare la carica ai tifosi e all’ambiente la società avrebbe veramente commesso un errore gestionale madornale. Da quello che sappiamo, l’acquisto è stato fatto in concerto. Luca Toni ha fatto da procuratore, Mandorlini ha parlato con il ragazzo, Setti lo ha voluto. Con la Roma, Mandorlini ha fatto una scelta logica ed è stato premiato da una gara perfetta. Contro il Genoa ci ha riprovato, ma gli è andata male. Ora con il Torino è ad un bivio: Pazzini sarà titolare? Molti indizi portano al sì, ma se pensiamo che il Verona sarà senza Hallfredsson che a centrocampo è un muro e che il Toro è una squadra temibilissima nelle ripartenze non c’è da giurarci.

2) CHI SOSTITUISCE HALLFREDSSON. Questa assenza peserà. Non c’è dubbio. Nella rosa del Verona, ricca e abbondante, non c’è purtroppo traccia di un giocatore con le qualità di Emil. Il suo infortunio è la peggior tegola potesse capitare in questo momento in cui si è alla ricerca di equilibri e di risultati. L’assenza peserà, non c’è dubbio. E a Genova si è visto chiaramente.

3) BISOGNA FAR CRESCERE VIVIANI. Sembra un po’ come il comma 33 dei militari. Viviani ha bisogno di giocare per entrare in forma, ma farlo giocare è un rischio perchè non è in forma. Cosa fare? Considerata l’assenza di Hallfredsson, Mandorlini ha poche alternative. Viviani deve giocare e deve farsi trovare pronto in fretta. Questo è il suo momento, quello che lui voleva da tempo. Purtroppo il Verona non si può permettere di aspettarlo con calma.

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