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LA MONTAGNA E IL TOPOLINO

Non sappiamo chi sarà l’allenatore, non sappiamo chi sarà il nuovo direttore sportivo (alla faccia di chi aveva certezze sulla permanenza di Bigon…), sappiamo che Toni avrà un ruolo fumoso di “consulente-stagista”.

La conferenza stampa di Setti ha partorito un topolino. La botta della serie B non è stata ancora assorbita e Setti ora appare come un leone ferito e abbandonato dai suoi stessi dirigenti. La cadenza dell’eloquio settiano  è stato mellifluo, solo qualche graffiata qui e là, ma nessun proclama “alla Ranzani”. C’è stato un richiamo ai “fatti” che purtroppo sono fin troppo evidenti. Il Verona sotto la gestione di Gardini e Bigon è crollato in serie B e questo ha causato uno scempio finanziario che nemmeno il paracadute è in grado di assorbire.

Ci sono giocatori che costano un’eresia, operazioni folli e senza senso come i cinque anni di contratto a Pazzini. E quindi non si potrà costruire uno squadrone. Sembra di essere tornati indietro negli anni, a quando Pastorello annunciava una cura di “lacrime, sudore e sangue” per l’Hellas caduto in B. La misura punitiva, secondo la versione presidenziale, di non pagare gli stipendi non è servita a nulla, visto l’ultimo posto in classifica.

Setti ha voluto salvare capra e cavoli annunciando che farà una squadra “competitiva” che vuol dire tutto e niente. Alla prossima conferenza stampa ne sapremo di più. Speriamo bene.

 

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