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DUE O TRE COSE SU PAZZINI

Mi viene un po’ da sorridere perchè da qualche giorno leggo una serie di interviste a ex bomber, ex del Verona, ex in genere, che danno consigli a Pazzini. C’è chi sostiene che sia una questione di mentalità, chi gli consiglia di restare, chi di andare… Mancano solo i consigli della nonna su come si guarisce dalla bronchite e poi siamo a posto.

In realtà Pazzini non ha bisogno di consigli. E’ grande e vaccinato e sa benissimo che la serie B non sarà una passeggiata e che lui, se resterà, avrà solo il compito di segnare tanti gol. Dopo la stagione scorsa in cui è arrivato per fare la riserva di Toni (follia a mio avviso, sancita poi dai fatti…) e aver segnato gran poco, l’unica cosa che mi preoccupa di Pazzini sono le sue condizioni fisiche. Come sta? Come stanno le sue ginocchia? Riuscirà a giocare con continuità? Queste sono le vere domande a cui la società (e solo la società) deve dare risposta, cercando di non fare altre scommesse che poi si rischiano di perdere come ci ha dimostrato lo sciagurato campionato appena concluso.

Quindi il problema non è la mentalità, nè i consigli degli ex: è assicurarsi che il “Pazzo” stia bene e che dia, finalmente, al Verona quello che ci si aspetta da lui. E comunque, mi è di conforto sapere che dietro a lui arriveranno Ganz (o altro di pari livello) e che resterà Cappelluzzo.

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