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SE PECCHIA E’ UN INCAPACE…

Seguitemi un istante in questo ragionamento: in molti sostengono che Pecchia sia un incapace. Coloro evidentemente ritengono molto deludente il suo lavoro. Il postulato di questi critici è ritenere la squadra gialloblù la più forte della serie B. Uno squadrone. La Juventus della categoria. E quindi si ritiene che il Verona abbia l’obbligo di stravincere il campionato, ammazzare le partite, divertire.

Ci sta. Questa gente, parallelamente, pensa che la società e quindi il presidente Setti abbiano fatto un grande lavoro. Perchè se la squadra è fortissima e ora va male, per forza deve essere così. E perciò a deludere è Pecchia che non sa condurre questa corazzata con la giusta esperienza e con sufficiente capacità.

Io credo invece che il Verona sia solo una buona squadra. Nè più forte nè meno forte di tante altre. Una squadra che proprio attraverso il grande lavoro di Pecchia è diventata una delle candidate alla serie A. La valutazione del Verona passa soprattutto attraverso due uomini. Il primo è Giampaolo Pazzini. Che oggi è un trascinatore ma sette mesi fa era un coglione. Va detto. Nessuno avrebbe mai immaginato che Pazzini dopo il campionato dello scorso anno potesse fare una stagione del genere. Gravato da un logorio fisico, Pazzo sembrava il classico giocatore sul viale del tramonto. E’ stato invece proprio Pecchia a volerlo fortemente. Lo ha guardato negli occhi, gli ha regalato stimoli, lo ha reso importante sia nello spogliatoio, sia tatticamente. E i risultati sono questi.

L’altro è Romulo. Un giocatore che è stato immenso a Verona per mezzo campionato. E che poi non abbiamo più visto. Martoriato da infortuni e da una testa che a volte lo frena. Romulo è un ragazzo d’oro, magari attanagliato da strane paure. Lo stesso Romulo ha detto nell’ultima conferenza stampa di quanto sia stato vicino al ritiro. Togliessimo questi due giocatori, cosa resterebbe del Verona?

Ho appreso che il monte ingaggi dell’Hellas è stato abbassato notevolmente. Con gli ingaggi (spalmati) di Pazzini e Romulo, con quello di Gomez, e con lo stipendio di Mandorlini e del suo staff (circa un milione e mezzo), siamo a quindici milioni. Zaccagni ha rinnovato a 60 mila euro. Idem Cappelluzzo. Anche Boldor prende 60 mila euro. Franco Zuculini ne prende solo 30 mila. Nicolas da 70 mila è passato a 130 mila. Questo per dire che a Pecchia non è stata affidata una corazzata. Dal mercato sono arrivati Bessa (grande operazione chiusa con l’Inter a 1 milione e ottocentomila euro) e Ganz (in prestito dalla Juve) Entrambi erano retrocessi con il Como (che poi a ben vedere era retrocesso anche Volpati quando arrivò a Verona…). Fossati è arrivato come parziale contropartita della cessione di Ionita al Cagliari. Sono rimasti alcuni giocatori come Souprayen che in serie A avevano fatto pena.

Ora vi chiedo: questa è una squadra capace di ammazzare il campionato? E’ quella super corazzata che i critici di Pecchia ritengono essere? Forse, aggiungo io, l’avvio straordinario del campionato ha illuso tutti. E sicuramente Pecchia non è stato aiutato dal mercato di gennaio quando Setti doveva mettere mano al portafoglio, come scrissi in tempi non sospetti. Ecco allora che forse il lavoro di questo allenatore va un tantino rivalutato. Magari se ragionassimo guardando un po’ più in là del nostro naso ci accorgeremmo che Pecchia non è poi così incapace. E che probabilmente il Verona terzo a tre punti dalla prima, in piena corsa per la promozione diretta in serie A è in piena linea con le reali aspettative tecniche ed economiche della società.

 

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