La fede è l’atto di credere in qualcosa anche in assenza di prove concrete che questo qualcosa esista. Mi chiedo stasera perchè devo credere che il Verona andrà in serie A. Quali segnali concreti ho e ha un tifoso del Verona per sperare in questo avvenimento? Dopo la gara con la Pro Vercelli, zero. Il Verona è tornato ancora una volta indietro dal punto di vista del gioco, ha rischiato di perdere e ha pareggiato solo in extremis. Nel frattempo le altre squadre che il mercato di gennaio ha attrezzato con giocatori determinanti, se ne stanno andando.
Perchè dovrei credere ancora nel Verona, dunque? E’ la domanda che vorrei fare anche a Pecchia, a Fusco, a Setti e a tutti i giocatori. In questo momento solo un atto di fede può darmi delle speranze. E siccome credere non costa nulla, crediamoci.
Però è durissima. Francamente. La gara di oggi è stata un impasto di anarchia tattica, di svogliatezza e di mancanze di idee che ha pochi paragoni. Nascondere la polvere sotto il tappeto oggi non serve a niente. L’evidenza è sotto gli occhi di tutti. Il Verona è una squadra senza grinta, senza mordente ma quel che è peggio è anche involuta tatticamente. Ormai non c’è più traccia del bel Verona che aveva illuso un po’ tutti.
Il mirino della critica è puntato su Pecchia. Forse è giusto così, ma non mi è mai piaciuto sparare sul pianista. Penso che Pecchia, aziendalista come lo è un allenatore giovane, non riesce più a trovare il bandolo di una matassa in una squadra dove abbondano le scommesse. Qualcuna l’ha vinta (Pazzini) altre le sta clamorosamente perdendo. Ma non è solo colpa sua. Purtroppo le responsabilità della società che ha voluto lesinare gli investimenti con il quasi immobile mercato di gennaio sono pari a quelle del tecnico.
La serie A ci sta scappando ne siamo tutti consci. Perché non vediamo nessun buon motivo per essere ottimisti. Il gioco non c’è, i risultati mancano, le altre viaggiano. Ricreare l’entusiasmo dopo la vergognosa stagione scorsa e l’inizio esaltante di quest’anno è durissima se questi giocatori non ci danno una mano.
Chiudo dicendo che non sarebbe male che Setti si facesse vedere e sentire ogni tanto. Così, giusto per sapere che cosa pensa e se è il caso di avere ancora fede. A meno che non l’abbiate già persa…
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