Ce lo ricorderemo a lungo il signor Rapuano… Quasi come Massa… Il rigore c’era, era lampante, acclarato. Non è un alibi, è la motivazione che spiega il pareggio di oggi. Al netto di tutti i distinguo. Poi si dirà: se eri 3-0 l’episodio era meno grave. Certo, verissimo. Ma il calcio non è materia così lineare.
Succede che domini e gli avversari ti puniscono nell’unico tiro in porta. La tua colpa è non aver chiuso prima la gara e nell’aver preso un gol evitabilissimo. Ma succede. Io ho visto tante cose positive nel Verona di oggi. E mi spiace che il risultato condizionerà quanto di buono ha fatto la squadra di Pecchia. Le due punte, la difesa a tre, la ricerca di giocare anche sulla ribattuta degli avversari, il recupero alla causa di uno come Siligardi che sarà importantissimo.
Non facciamoci ingannare solo dalla delusione del pareggio. Non sarebbe giusto. Una partita così non la pareggi mai neppure se la giochi altre cinquanta volte. Il Pisa ha costruito il suo campionato difendendosi. Lo ha fatto anche oggi, persino sull’1-0. Però è successo e dobbiamo cercare di non rovinare tutto adesso. C’era entusiasmo prima di questa gara, si sentiva nell’aria, lo sentivi quando andavi al bar alla mattina. Verona era di nuovo vicina alla propria squadra. Ora siamo arrabbiati e delusi per il risultato, io per primo. Ma sarebbe sbagliato ora far mancare quell’entusiasmo. Abbiamo dieci partite da vivere a cannone, proviamoci davvero fino in fondo e poi vediamo come va. A Setti dico: va bene venire davanti ai microfoni, va ancora meglio bussare alle porte giuste per chiedere una cosa sola: rispetto. Il Verona non ha bisogno di nessun favore, ma solo di non essere penalizzato.
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