Il Verona ha vinto. Prima volta per 2-0. Prima volta fuori casa. Era la gara della vita per Fabio Pecchia. E il Verona ha vinto. Cosa vuol dire? La prima: prendiamo atto che la squadra è con l’allenatore come aveva spiegato l’avvocato Fusco. La seconda: speriamo che Pecchia sia sempre a rischio. E’ l’unico modo che ha il Verona di salvarsi. E’ un paradosso, ovvio. Pecchia a rischio vuol dire più grinta, più attenzione, più voglia. Vuol dire anche un lavoro diverso. E allora che resti sempre a rischio, che tutti giochino per lui, che la squadra di stringa attorno a questo omino che incassa pugni come un punching ball e che barcolla ma non molla.
Cosa è successo a Sassuolo? E’ successo che il Verona ha giocato per il suo allenatore e questa è una buona notizia. E’ una piccola scintilla che forse non diventerà mai un falò, ma è un punto di partenza. Pecchia ha vinto e ha cambiato la storia. Ha rimandato il suo funerale, ha soprattutto compattato la squadra. Il campionato è da scrivere, questa è l’altra buona notizia, l’unica che vogliamo apprendere. Non ci interessa se ci salva Pecchia, se ci salva Fusco, se ci salva Garibaldi. Ci interessa il Verona e questo deve essere l’interesse primario di tutto, soprattutto dei tifosi.
Nessun trionfalismo in ogni caso. Restano sul tappeto prestazioni pessime, gare buttate via, errori inconcepibili. Al netto della vittoria, anche la gara di stasera non è stata perfetta. Anzi. Interpretare questa vittoria soffertissima come un trionfo sarebbe l’ennesima analisi presuntuosa. Questa squadra è deficitaria, è stata costruita male, ha qualche buon giocatore ma così quasi sicuramente non si salverà. Lo diciamo a nuora perchè suocera intenda. Arrivassimo a gennaio in queste condizioni di classifica, ovvero con i giochi aperti, bisognerà mettere mano al portafoglio, aprire la mente, usare contatti, portare buoni giocatori e soprattutto GENTE PRONTA. Per dirla in un’altra maniera: giocatori veri che sappiano dare esperienza e qualità. Non ne servono mille: dico che con tre siamo a posto. Astenersi giovani scommesse, prestiti e amenità del genere. E mi raccomando: sempre con Pecchia a rischio.
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