Polvere di stelle al Bentegodi. Giochi anche bene ma la logica è stringente: se non segni non vai da nessuna parte. Anzi sì: vai in serie B. Aggiungiamoci un pessimo arbitro che nell’epoca della Var si ritiene così bravo da non interpellarla nemmeno su un fuorigioco dubbio e il risultato è la brutta batosta che il Verona ha rimediato con il Genoa.
E’ una batosta prima di tutto morale: è l’ennesima gara in cui il Verona pare prossimo a girare la sua stagione e invece la prende nei denti. Hai voglia a continuare a parlare di crescita se poi non riesci a fare punti, anzi li butti via in questo modo. E poi è una batosta tecnica perchè dimostra l’inconsistenza del reparto offensivo che senza Pazzini mette in campo solo giovani scommesse.
Le considerazioni stanno a zero se non riesci a segnare in 46 minuti. Così come la buona prova del Verona che purtroppo si scontra con il risultato negativo. Gira e gira torniamo sempre là. La coperta è corta, Pecchia ha pochissime alternative e magari scopriremo un giorno che sta tirando fuori il sangue dalla rape, altrochè rosa all’altezza.
Pericolo scoramento dietro l’angolo. Se perdi a Ferrara puoi dire addio alla serie A. Bella hawaiana attaccate a ‘sta banana, cantava Alberto Sordi. Noi ci attacchiamo alla speranza. Ultima a morire.
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