Da qualche giorno si è aperto su twitter un acceso dibattito tra me e alcuni tifosi (tutti coperti dall’anonimato) che mi accusano di difendere Pecchia.
Mi piace trasportare questo dibattito qui sul blog e spiegare bene il mio pensiero.
Credo che Pecchia abbia sbagliato e stia sbagliando molto, rivendico il diritto di criticarlo, ma credo anche che focalizzare l’attenzione completamente sul tecnico sia strumentale e fuorviante.
E’ come guardare il dito che indica la luna e non la luna.
Molti di quei tifosi ritengono Pecchia il responsabile principale, assolvendo di fatto l’operato della società. Uno asserisce che con un altro tecnico la squadra sarebbe già salva a gennaio.
Ecco, è questo che mi trova in completo disaccordo. Credo che il principale responsabile di questo Verona sia proprio la mancanza di mezzi data dal presidente per operare sul mercato. Mi fa sorridere che si imputa a Pecchia sempre il cambio sbagliato, tranne poi essere smentiti dai fatti. Si invoca Fossati e poi Fossati fa perdere la gara con il Bologna. Si ignora che Franco Zuculini è un giocatore miracolato che ha fatto tre operazioni al crociato e che se gioca mezz’ora poi non può essere buttato nella mischia la gara dopo.
Contrasto fortemente anche il pensiero che Pecchia avesse una corazzata nella scorsa stagione. E’ il pensiero che Toni ha fatto circolare nella sua conferenza stampa avvelenata, ma non è la realtà. Pecchia ha ereditato una squadra piena di incognite. I nostri punti di forza erano Pazzini che l’anno prima era stato un fantasma e Romulo che non si sapeva nemmeno se sarebbe tornato a giocare. I rinforzi si chiamavano Nicolas, Luppi, Bessa, Siligardi e nel mercato di gennaio Juanito Gomez. Pecchia ha conquistato la serie A, il Frosinone che aveva tenuto completamente l’intelaiatura della stagione precedente no. Anche Mandorlini arrivò secondo dietro al Sassuolo che alla vigilia non era la favorita, grazie al pareggio che molti definirono “biscotto” con l’Empoli di Sarri. Vincere non è mai facile. Non lo fu per Mandorlini e non lo è stato per Pecchia i cui meriti però sono stati eccessivamente e forse volutamente sottovalutati.
Resta il fatto che ritengo che attaccare Pecchia sia un errore fondamentale. Toglie pressione a Setti e alla società e rappresenta un meraviglioso alibi che occupa il dibattito. Forse esattamente ciò che qualcuno desidera.
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