Ci sono giornate in cui è dolcissimo essere tifosi del Verona. Ci sono partite in cui ringrazi dio per averti fatto tifare questa squadra. Ci sono momenti in cui non ti importa di nulla. In cui ami la tua atavica sfiga che ti accompagna nel tuo essere tifoso, i tuoi momenti di depressione, quei lunedì in cui maledisci il momento in cui sei nato gialloblù, ben sapendo che altro non potresti essere. E odi profondomente tutti quelli che saccenti ti raccontano la loro verità sui mali di questa squadra e di questa società.
Basta un attimo, una partita, un barlume di luce e tutto scompare. Basta una gara così. Ecco cosa mancava. Una gara così, esattamente questa gara. Adesso fai pure le valige Fabio Pecchia, vattene lontano da Verona perchè anche tu ci hai fatto vivere un’emozione del genere. Come Bagnoli, come Prandelli, come Mandorlini. Ma soprattutto come il Verona che nel suo dna ha scritto fatale.
Ecco, sarebbe belissimo che questo successo non restasse solo una pagina di memoria, una gara leggendaria, ma servisse anche a ridare senso al nostro campionato. Il Verona c’è e se gioca così c’è di più. Ci sarà se la società farà il suo dovere a gennaio, inserendo giocatori capaci e pronti che aiutino anche l’allenatore in quella che potrebbe essere e diventare un’impresa.
Intanto godiamoci questo 3-0 e questo Romulo, questo Caceres, questo Bessa, questo Kean e questo Nicolas. Dopo tante critiche è giusto e onesto fargli arrivare il nostro applauso.
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