Alla fine di un’esaltante girone d’andata e dopo la prima di ritorno possiamo avere sufficienti indizi: così si gioca solo in paradiso. Grazie alla solidità e alla trasparenza di una società che è un esempio di lungimiranza, il Verona è una delle sorprese del torneo.
In questo momento l’Hellas è a soli due punti dalla corazzata Spal, una delle squadre più blasonate del mondo e l’obiettivo è riuscire almeno ad arrivare davanti agli emiliani a fine torneo. È attesa a questo punto l’ennesima conferenza stampa pubblica del presidente Setti per spiegare dettagliatamente la prossima campagna acquisti e il planning del moderno centro sportivo con il progetto già approvato dal comune di Verona.
Dopo la lunghissima ed esauriente intervista in cui Setti ha spiegato nei dettagli il caso Volpi e il perchè il pacchetto di maggioranza della società abbia cambiato padrone dopo l’emissione di un prestito obbligazionario da cinque milioni di euro (che sia per quello che Volpi si è incazzato?), l’Hellas si appresta a vivere nell’entusiamo il 2018.
La società dopo aver ceduto con plusvalenze mlionarie Jorginho, Iturbe, Donsah, Sala, Gollini e Wszolek si stabilizzerà cedendo Fares e soprattutto Souprayen, quest’ultimo inseguito recentemente anche dal Chelsea di Conte oltre che dal City di Guardiola.
Sarà allungato probabilmente, notizia dell’ultim’ora, il contratto di Pazzini a cui è stato prospettato anche il prestigioso ruolo di portinaio per il prosieguo della carriera in gialloblù. Sempre ovviamente all’insaputa di Setti che su queste vicende non vuole mettere il becco, com’è giusto che sia essendo lui semplicemente il presidente del Verona.
La crescita è insomma evidente sotto tutti i punti vista così come il morale dei tifosi che dopo la sconfitta di misura a Napoli sono impazziti dalla gioia.
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