Ditemi che sto sognando. Qualcuno mi aiuti… Che razza di universo è questo? Abbiamo o no assistito al peggior campionato di sempre in serie A? Abbiamo assistito a gare che sono finite dopo 30 secondi? A goleade di proporzioni gigantesche? A umiliazioni a raffica? Abbiamo visto giocare nella squadra un gruppo di giocatori scarsi e senza cuore? Abbiamo ascoltato promesse mai mantenute (tipo: lotteremo sino all’ultima giornata)?
No ditemi che sto sognando perché ho appena finito di seguire le conferenze stampa di Setti e Pecchia e non capisco più nulla. Come se venisse dipinto un mondo che non è questo, un universo parallelo in cui il Verona non è finito in serie B, dove la società ha fatto di tutto per la salvezza, dove sono stati valorizzati giocatori e dove ci aspetta un futuro radioso invece che le macerie che vedo davanti a noi.
Può succedere, dice Setti banalizzando questa retrocessione, ricordandoci che il Verona ha fatto spesso l’altalena A e B, dimenticandosi però di dire che nessun presidente prima di lui ha mai goduto di quella quantità di denaro garantito, denaro che doveva servire, se non ad assicurarci la serie A a vita, quantomeno ad evitare figure indegne come le ultime due.
Setti non ha fatto nulla per salvare il Verona. Non ci ha neanche provato. La campagna di gennaio è stata una presa in giro e l’aver tenuto in piedi Pecchia, che non è responsabile ma complice, un imbroglio che non ci permette nemmeno di capire se con un altro tecnico magari si potesse tentare una salvezza che vista la qualità delle altre contendenti non metterei nemmeno nel campo delle imprese.
Invece di raccontare un mondo che non c’è bastava fare una cosa semplice: chiedere scusa.
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