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NON MERITANO DI ESSERE CROCEFISSI

Cosa può fare più di così Juric? E cosa possiamo imputare al Verona? Certo, non si segna, è un problema enorme che rischia di sconfinare in una sindrome. Siamo stati tra i primi a sollevare il problema non tanto perché siamo dei profeti, ma solo perché le cifre dicono che dopo nove partite tutti gli attaccanti del Verona hanno segnato zero gol. Possiamo stare qui a discutere cento anni se Stepinski era l’acquisto giusto e se Di Carmine vale la serie A e ancora se Pazzini è  in grado di fare la differenza. La realtà è che sapevamo che questo sarebbe stato un campionato sofferto, l’importante, abbiamo sempre detto, era vedere il Verona che se la giocava con tutti e a testa alta.

Questo è ormai un dato di fatto. Il Verona di Juric è una squadra di combattenti e di ragazzi intelligenti che sinceramente non si possono crocifiggere. Alzi la mano chi pensa che il Verona abbia meritato di perdere contro il Sassuolo. Anche il pari poteva stare stretto e le parole dell’onesto De Zerbi, testimoniano quanto gli avversari temano il Verona e quanto questa squadra sia rispettata.

Va fatta però un’analisi più profonda che investe il mercato e il lavoro del ds. Questa squadra costruita da Juric in gran parte presenta delle falle e una rosa inutilmente ampia. Una squadra che si trascina dietro le scempiaggini della scorsa stagione, con giocatori stravalutati e inutilmente costosi che spesso latitano in panchina, se non addirittura fuori rosa. Abbiamo pagato quest’anno la campagna acquisti della serie B, per questo motivo la potenza di fuoco, cioè la capacità di spendere sul mercato, già limitata, è stata ulteriormente azzoppata.

Non solo: di quella squadra, non è rimasto praticamente nessuno. Juric ha “bocciato” quasi tutte le scelte precedenti (direi per fortuna) e il risultato è che in campo vanno spesso nove, dieci undicesimi nuovi rispetto alla B. Insomma: non solo Grosso ha fallito, ma le scelte fatte nell’estate scorsa assieme a D’Amico, non sono servite a costruire un’intelaiatura per questa stagione come ha fatto ad esempio il Brescia. Juric ha portato uomini di fiducia, alcune  intuizioni (Rrahmani, Amrabat) sono state di grande livello, ma poi, quando si è trattato di fare il colpo che potesse veramente rendere competitiva la squadra, il Verona si è incartato. All’ultimo è arrivato Stepinski, un investimento che è una scommessa più che una certezza. Alle sue spalle altre scommesse, giocatori in prestito, giovani a cui va concesso di sbagliare perchè così va il calcio. Il problema è che questi errori poi minano il rendimento della squadra e alla fine, pur giocando bene, si rischia di finire in serie B ugualmente.

L’unica certezza resta quindi Juric per quello che è riuscito a dare a questa squadra. Che sarebbe sbagliato lasciare sola alle prime difficoltà. Sinceramente questi ragazzi non lo meritano.

 

 

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