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GUARDIAMO AVANTI

L’errore più grande che possiamo fare adesso è fare un dramma per questa sconfitta. Certo brucia tantissimo perdere al 47′ del secondo tempo. Il pareggio era il risultato più giusto ma il Chievo, sia chiaro, non ha rubato nulla. Qualche uomo in casa del Verona appare stanco, da Genova in poi si è persa brillantezza e un po’ di fame. Il Verona non è abituato a stare così in alto e a mio parere si è un po’ scordato come ha conquistato 22 punti: lottando su ogni pallone con umiltà e fame. Senza questa componente l’Hellas diventa una squadra normale capace di perdere con l’ultima in classifica. E la gara con il Chievo può essere una grande lezione, persino, se presa dal punto di vista giusto. Il campionato di A è una canea, un attimo sei su, un attimo dopo sei giù. I valori sono livellati e la differenza la fanno la compattezza dell’ambiente, la voglia di vincere, la rabbia agonistica. Il Verona deve ripartire subito, assimilando questa delusione e convogliandola in campo contro la Fiorentina, una gara proibitiva sulla carta. Dove noi non siamo i favoriti. Per fortuna.

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