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CARO SEAN, AL MILAN NON SARAI PIU’ UN AUZZAIDER…

Capisco che il Milan del nuovo corso barbarico possa pensare a Sean Sogliano come nuovo ds. E’ facile presupporlo. Sogliano è uno dei migliori ds che ci sono oggi in Italia. Un uomo tutto d’un pezzo, poco adatto a fare giochetti, trappole, depistaggi. Sogliano è prima di tutto un lavoratore e un grande appassionato di calcio. Se ha tre giorni liberi, come è successo la settimana scorsa prende un aereo e vola in Brasile a caccia di talenti. Logico che poi riesca a fare un mercato di qualità con la forza delle idee. Le idee nel calcio e nel lavoro di Sogliano sono tutto. Se la crisi ti stritola e non hai molti soldi da spendere devi inventarti qualcosa. E’ in quella condizione lì che si vede la capacità di un ds, la sua rete di rapporti, il suo intuito. Iturbe, Sala, e Cirigliano rappresentano i fiori all’occhiello della campagna trasferimenti del Verona. Al di là delle presenze, sono tre colpi perfetti per il futuro del Verona. Il primo permetterà all’Hellas di avere un enorme beneficio quando si parlerà con il Porto. Il secondo sarà il Jorginho del domani. Il terzo diventerà sicuramente un caposaldo. A loro si devono aggiungere il capitano della nazionale Under 21, Bianchetti e Samuele Longo, attaccante che poteva andare a giocare a Livorno e invece ha scelto, rischiando molto per la sua carriera, il Verona.

Inoltre vorrei parlare di altri due colpi eccezionali di Sogliano: il primo è Luca Toni. A 36 anni e con una carriera del genere non è facile ipotizzare per un giocatore una stagione di simile livello. Sogliano mi disse quest’estate: “Non mi piace lavorare con giocatori così vecchi. Ma ho parlato con Toni, l’ho visto tante volte nella scorsa stagione… Beh, ti dico che è tutt’altro che finito”. Aveva ragione lui.

E poi Romulo. Sogliano sapeva che il brasiliano sarebbe diventato un giocatore di grande qualità. Ha blandito la Fiorentina, ha inseguito il giocatore. Poi al momento giusto ha calato i suoi assi, aggiudicandosi un elemento determinante. Senza contare Mihaylov, che è pur sempre un nazionale, venuto a fare il dodicesimo a Verona…

Sean è un ragazzo che ama profondamente questo tipo di scommesse. Anche se penso che sia pronto per il Milan professionalmente parlando. Non è questo il problema. Ma credo che il Milan lo svuoterebbe, impedendogli di mettere a frutto tutte le sue doti che in un ambiente del genere diventerebbero in fretta limiti invalicabili. Per come l’ho conosciuto io, lui deve lavorare in ambienti stimolanti e appassionati. Perfetta intesa con il presidente, possibilità di essere creativo, di avere idee, di imporle. Come fai nel Milan a fare tutto questo? E soprattutto come fai a farlo nel Milan del dopo Galliani? Già ora zio Fester sta sbandierando ai quattro venti la sfilza di trofei che ha vinto. Vi immaginate che ambientino si creerà a Milano al primo momento di difficoltà? Secondo voi nessuno rinfaccerà a BB la sua rivoluzione? E non ne andranno di mezzo i suoi collaboratori?

E poi, caro Sean, la storia dell’Auzzaider lì non avrà più nessun valore. Se vai al Milan, devi vincere e basta. Sei un “Favorito” punto e stop . No mi dispiace: non ti ci vedo proprio dietro una scrivania (non se ne parla di andare in panchina…). E se posso darti un piccolo consiglio: dopo le smentite del presidente, per evitare questo continuo vociare da Milano, mi piacerebbe sentire anche il tuo “No, grazie, resto a Verona”… So che non è nel tuo stile, ma per una volta fai un’eccezione. Poi torna pure ad essere il nostro ds Auzzaider… Che a noi ci piaci così!

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