Raggiunta quota 40. Non vorrei che passasse sotto silenzio questo grande risultato del Verona ottenuto all’inizio di marzo. Sembrava scontato, visti i grandi risultati ottenuti, ma solo oggi che abbiamo tagliato questo traguardo possiamo affermarlo a voce alta. Certo, il pareggio con il Bologna non è stato granchè. Una partita così così, in cui si è sentita la mancanza di Luca Toni è indubbio. Ha giocato Rabusic (che non mi è dispiaciuto) mentre Cacia è apparso fuori ormai dal progetto. E’ un peccato che il bomber della scorsa stagione sia rimasto in panchina oggi, capisco anche il suo sfogo con Sogliano a fine gara. Ma è chiaro che il Verona in questo momento non può guardare al particolare ma pensare al bene “comune” e al domani. Rabusic è il domani, Cacia in scadenza di contratto non resterà a Verona.
Il Verona ha centrato il primo obiettivo. Non accorgersi di quanto sia importante ciò è veramente miope. L’Hellas ha bisogno di consolidarsi, non ci sono Paperoni nè sceicchi alle nostre spalle. Solo una società che vuole fare bene il proprio lavoro e il passo secondo la gamba. Adesso si può pensare al domani, senza naturalmente rinunciare a rincorrere quell’Europa League che sarebbe un sogno.
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