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LA STORIA DI NICO LOPEZ

Molto prima di piazzare il fenomenale colpo Iturbe, Sogliano si era “innamorato” di un altro giocatore. Si chiama (va) Nico Lopez, detto El conejo per quei due dentoni che gli spuntano dalle labbra. Sogliano voleva portarlo a Verona prima del Sudamericano Under 20, dove Lopez spopolò, segnando sei reti e venendo inserito nella top 11 della manifestazione. Un anno fa, Nico Lopez era un “colpaccio”. Sogliano venne bruciato dalla Roma e da Sabatini, guarda caso amico di Sogliano e con la stessa visione calcistica. Il Verona non poteva allora competere con la Roma (e probabilmente neanche oggi…). Un anno dopo Nico Lopez è un crack in attesa di esplosione. L’Udinese, che sa aspettare i suoi giocatori, non lo vuole mollare. Sa di aver in mano un potenziale campione. Sogliano però è tornato alla carica, sicuro che quella sua intuizione valesse oro. Lopez è uno che ha meno gamba di Iturbe, ma che nei trenta metri finali è micidiale. Può far segnare Luca Toni, ma anche segnare più del “guacho” che forse difettava proprio da questo punto di vista. Lopez in questo momento è un sogno che Sogliano sta coltivando ogni giorno. Parlare con l’Udinese non è semplice. I friulani sono una delle poche società italiane ad avere soldi e idee. Il Verona non vuole lavorare per altri. Per questo richiede un diritto di riscatto. Quantomeno per poter dire qualcosa in caso di esplosione dell’attaccante. A Udine, pare, abbiano accettato. Però per una cifra altissima: quindici milioni di euro. La stessa che il Verona ha messo per Iturbe. Che sia un caso?

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