Non sono per nulla attirato da questa questione che riguarda i guadagni di Pazzini. Non mi interessa francamente. Il valore di Pazzini non è certamente legato al suo contratto, che tra l’altro è impossibile da verificare oggettivamente. Nessuno se non Setti, Gardini e Bigon sanno realmente quando prende l’attaccante. Non risulterà mai in nessun bilancio ufficiale (si può solo conoscere quanto è l’ammontare totale degli ingaggi), nè le modalità con cui viene pagato (oggigiorno i contratti sono complicati: ci può essere una parte nell’ingaggio, un’altra parte pagata come diritti d’immagine). Ma ripeto: non è importante questo. Altrimenti passerebbe il sillogismo: Pazzini prende poco, quindi è un giocatore scarso.
Invece l’operazione Pazzini resta un capolavoro fatto dalla società. Una splendida operazione di immagine, di lungimiranza, di forza operativa, che non va sminuita con le cifre.
Pazzini, come dicevo ieri al dg Gardini, non è un’operazione normale. E’ il fiore all’occhiello e non ci si può infastidire se i tifosi lo vogliono in campo. E’ una legittima richiesta che fa seguito all’emozionante presentazione del giocatore, con il presidente Setti quasi commosso e il pubblico in visibilio.
Altra questione è quella tecnica, ovviamente. Mandorlini dal canto suo ha tutto il diritto di fare le sue scelte (sono convinto che lo faccia per il bene della squadra), anche lasciando fuori Pazzini. Ma altrettanto legittimamente il tifoso non vede l’ora di vedere questa straordinaria coppia di attaccanti (Toni-Pazzini) giocare assieme. A prescindere dall’ingaggio. Altrimenti perchè far sognare tutti questa estate?
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