Non sarà una guerra mondiale, per carità di questi tempi mi pare che parlare di Salernitana-Verona come di una battaglia campale mi pare oltremodo fuoriluogo.
Non vi è nulla da riconciliare, tra l’altro, ma solo richiedere una tutela per i tifosi del Verona che scenderanno a Salerno. Una cosa normale. Rivestire questa partita di altri connotati è davvero fuorviante. Non sono stati certo i veronesi a tirare vasche di piscio, bombe carta, aste di bandiere in sala interviste. Quindi le uniche cose da chiedere è tutela dal punto di vista dell’ordine pubblico e in seconda istanza, che non si cerchino scorciatoie del tipo “lasciamoli-a-casa-che-è-meglio”.
Salerno è una delle tappe di questo campionato che si giocherà molto in campo e un po’ anche fuori, su quel campo mediatico che da sempre in queste categorie rappresenta un terreno minato.
Sarà molto importante mantenere la calma, evitare trappole, evitare di cadere in tranelli che, state certi, saranno tesi con particolare abilità.
La società, Setti e Luca Toni, nostro uomo immagine, avranno un ruolo fondamentale nella difesa della propria tifoseria e quindi della propria squadra. Non si chiede, al solito, nulla di più che un normale trattamento.
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