Premessa: considero il Chievo MOLTO superiore al Verona.
In quanto tale pensavo ad una goleada in questo derby. Ho visto un Chievo così superiore? No. La squadra di Maran ha vinto, ma per farlo ha sudato sette camicie. E questo è stato per merito del Verona che m’è piaciuto molto di più che, ad esempio, contro il Benevento.
Certo, come molti di voi faccio fatica a capire le cervellotiche soluzioni di Pecchia (Souprayen centrale, assolutamente INADEGUATO, riguardare il terzo gol clivense please), ma in quanto a spirito e a voglia di giocarsela il Verona ha fatto vedere di esserci.
Questa squadra aveva così abbassato le nostre singole aspettative che probabilmente ci basta una goccia d’acqua per dissetarci, ma in realtà non possiamo sempre fare il giochetto di ritenere gli avversari non adeguati quando il Verona fa risultato e viceversa tirare contro ai nostri in caso di sconfitta.
Il Verona è una squadra costruita MALE. Fisicamente è una pippa, la tecnica non è così eccezionale da fare la differenza. Il Chievo ha una sua logica (esperienza e fisicità) il Verona è un mostro. Troviamo giocatori come Bruno Zuculini che sono costretti sempre ad andare OVER (l’espulsione comunque non c’era, l’intervento era sul pallone) per sopperire alla leggerezza dei compagni e altri che non incidono. Ma è in difesa che il Verona è un disastro. Errori che si ripetono e difetti in cui l’esperto Chievo è andato a nozze. La palle da fermo sono una sentenza, il resto lo fanno giocatori che non sono abituati alla serie A. Ripeto ancora: non aiuta il girovagare senza meta di Pecchia che cambia interpreti troppo spesso generando confusione. Bisogna trovare al più presto stabilità, insistere nei ruoli, fare le mosse più logiche anche per non mettere in difficoltà i propri giocatori. Era una bestemmia partire con Romulo, Caracciolo, Caceres e Fares? Credo di no.
In questo momento il Verona si sta aggrappando al proprio orgoglio e al proprio carattere. E’ questo che ci ha fatto vincere contro il Benevento e non ci ha fatto sfigurare contro il Chievo, pur in una sconfitta meritata. E’ una base di partenza, non il punto d’arrivo. Se non sarà condita dal lavoro dell’allenatore non basterà.
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