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C’E’ UN ALLENATORE

C’è un allenatore. E’ questa la notizia di Verona-Bologna. Perchè il pareggio è tutto merito di Ivan Juric che ha dato un senso ad una squadra senza qualità, in cui però ordine tattico, disciplina e carattere hanno fatto la differenza. C’era il rischio di sbracare, in dieci contro undici dopo la cavolata di Dawidowicz, il rigore e l’espulsione. Invece il Verona ha tenuto, ha trovato il pareggio con il piede di uno dei pochi che hanno serie A alle spalle, ha rischiato pochissimo, ha sofferto il giusto.

Juric parla di calcio, spiega: il perchè di una sostituzione, il perchè delle sue scelte. Il suo è un calcio muscolare, ma non solo, il Verona è ancora un abbozzo della sua idea. Troppi uomini fuori condizione, troppo poco il tempo per sistemare i meccanismi. Ma quello che è evidente è che c’è un’idea calcistica. In questa idea anche qualche buon giocatore: Amrabat è una sorpresa molto positiva, Rrahmani è stato solido, Silvestri una garanzia. Tutino si è sbattuto nonostante non fosse la sua partita. Lazovic deve crescere ancora moltissimo, Faraoni può fare molto meglio, Verre nè carne nè pesce, mentre Henderson ha finalmente trovato una sua dimensione e può diventare un giocatore importante.

Basterà per salvarsi? No, assolutamente no. Il Verona ha bisogno come l’aria di un attaccante che faccia la differenza e l’unico nome vero che può aiutarci è quello del giovane Simeone. A Firenze, s’è capito, non giocherà mai e non dovrebbe avere nè Barcellona nè Real Madrid che lo inseguono. A Verona troverebbe un allenatore che stravede per lui e una piazza che è pronta ad infiammarsi ai suoi gol. Dovrebbe pensarci pochissimo in realtà: Verona è la miglior soluzione che possa trovare. Arriveranno anche Pessina e Salcedo. Poi bisognerà vendere perchè la rosa è francamente troppo ampia e ci sono troppe situazioni che possono generare tensione. Bessa è un problema ma neanche eccessivo. E’ un buon giocatore che va riconsegnato alla causa. Se il 2 settembre sarà ancora qui, sarà semplice rimetterlo in rosa.

La serata con il Bologna, non esaltante, ci ha fatto capire tre cose: 1) il Verona non è spacciato. 2) il Verona non è spacciato perché questa volta, a differenza delle altre, ha trovato un allenatore capace. 3) Se il Verona si vuole salvare deve prendere Simeone.

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