Nota iniziale: questa non è una critica al mercato (finora perfetto) del Verona. Alla società, a Sogliano, a Setti non si può imputare proprio nulla. E’ solo una considerazione dopo l’ultima amichevole, prima che un disagio, rischi di diventare un problema.
Il disagio è che il Verona non segna. O meglio: segna troppo poco in relazione al gioco che esprime. La squadra ha sempre l’iniziativa, libera uomini davanti alla porta, esprime un gioco di qualità eccelsa per il periodo e in rapporto alla rivoluzione attuata. Eppure non segna.
Manca là in mezzo, è persino troppo evidente, l’uomo che la butta dentro, che prende una mezza palla sporca e la caccia in rete. Quest’uomo, ha detto la società, arriverà. E non c’è dubbio che arriverà. Il problema è quando. Perchè nel frattempo se n’è andato il ritiro, martedì si torna a Verona, domenica prossima c’è la Coppa Italia. E Mandorlini non ha mai avuto a disposizione questo giocatore. Attenzione: non si parla di una pedina di contorno. Ma dell’uomo più importante dello scacchiere.
A mia memoria, purtroppo, devo dire che quando (spesso) si è presentato il problema, questo si è trascinato avanti tutto il campionato. Ricordate il Verona di Bonato? Il ds fece una pirotecnica campagna acquisti e poi là davanti, forse sottovalutando il problema, portò il vecchio Selva ormai agli sgoccioli della carriera, poi per rimediare prese Colombo e infine Di Gennaro. Tre attaccanti che non ne facevano uno, e il Verona sbagliò la stagione.
In conclusione: la punta arriverà. Ma spero prima del 31 agosto. Molto prima.
Lascia un commento