Corvi e gufi sono serviti: e adesso come la mettiamo? Allora? Mandorlini o il custode dello stadio? Ho assitito a quattro giorni di follia. Gente che parlava del Verona come se fossimo ultimi, come se Mandorlini fosse impazzito e pronto all’esonero. Qualcuno in malafede ha ipotizzato problemi profondi tra l’allenatore, Sogliano, Setti e la squadra.
Piccole perfidie puntualmente ricacciate in gola dal 3-0 perentorio di Varese. La bellezza del calcio è che il risultato è il più potente degli antidoti. Ma questi quattro giorni sono comunque l’esempio di come il venticello dell’invidia sia capace di pervadere chi vorrebbe salire sul carro del vincitore ma ormai ha capito che il suo tempo è scaduto.
Ora, se non altro, Mandorlini vivrà tranquillo questa settimana. E non so se è un bene. Il mister mi piace quando è così incazzato come stasera, quando i suoi occhi sono quelli del felino. Quindi, paradossalmente dico ai fenomeni che fischiano e criticano: fatelo ancora, fatelo arrabbiare ancora di più perchè più lo butti giù più il guerriero si tira su.
A tutti gli altri tifosi (quelli veri…) non c’è da dire altro. Loro sanno meglio di noi chi è Mandorlini, che cosa ha fatto per Verona e per il Verona in questi due anni e cosa potrà ancora dare. Se qualcuno pensa di poter scalfire questo rapporto, ha sbagliato proprio tutto…
A chi fosse sfuggito, il Verona sta scalando la classifica, Cacia è ai vertici della classifica marcatori, siamo imbattuti e in corsa per la coppa Italia e rispetto alla scorsa stagione (udite, udite cari menagrami…) abbiamo due punti in più. E, grazie al Mandorla, al contrario vostro che siete imbottiti di greve tristezza… ci stiamo divertendo…
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