Eppur si muove. Il Verona si muove, anche se la Santa Inquisizione del Social ha già stabilito che sarà serie B certa. Il moto del Verona non si vede, ma c’è. Ne abbiamo tutti la sensazione. C’è vita in quella squadra. C’è gioco. C’è anima. Manca, cosa non da poco, il gol. Non si segna ed è inutile snocciolare ad ogni piè sospinto il dato che siamo il peggior attacco, con soli due gol realizzati dopo sette giornate. Mi pare di essere tornati all’anno scorso quando i soliti Cardinali Inquisitori, continuavano a ricordare che il Verona aveva la peggior difesa, come se quel dato valesse più dei punti in classifica.
Ci si dimentica sempre in fretta di come è costruita la nostra squadra, di quali giocatori sono arrivati, di quante scommesse abbiamo. Non c’è nemmeno uno di questa rosa che non sia legato a qualche problema. Chi caratteriale, chi fisico. E non vuol dire che non siano buoni giocatori. Anzi. E’ il prezzo da pagare per poterli avere qui. Ma è chiaro che, purtroppo, non sono fatti e finiti. Per poterseli godere, serve tempo e pazienza.
Oggi, giusto per guardare in casa d’altri e fare un raffronto, a Napoli stanno attaccando la campagna acquisti. Lucca, il giovane attaccante preso dall’Udinese, è nella bufera. Lucca è costato 35 milioni di euro. Gol fatti: 1. Come Orban, che è in prestito e che al massimo ne costerà 9. Piccoli è andato alla Fiorentina per 27 milioni di euro. Gol fatti: 0. E potrei continuare, con la solita eccezione di Simeone che ha fatto 3 gol e che noi a Verona conosciamo bene. Prendere Simeone, va detto chiaro e tondo, a Verona non era possibile.
Su Orban ho una mia idea. La sua aria da duro hip hop, la sua faccia truce, i suoi modi di fare da bullo, a mio avviso nascondono un ragazzo fragile, molto sensibile. La sua scorza esteriore è una barriera che si è messo nella vita per nascondere le sue paure e le sue fragilità da ragazzo di 20 anni arrivato in Europa per fare fortuna. In realtà, lì dentro, è quello che ha bisogno di più affetto, di sentirsi in famiglia, di non sentirsi abbandonato. Se Zanetti lo facesse ora, significherebbe perderlo da qui all’eternità. Volerghe ben a Orban in questo momento, vuol dire volerghe ben al Verona.
Giovane, paradossalmente, è più strutturato, sia caratterialmente sia dal punto di vista tecnico. Il brasiliano va solo aspettato senza troppa pressione. Arriverà e arriverà anche Orban, è solo questione di istanti, di momenti. I nostri due non hanno ancora avuto l’attimo fuggente, millimetri che fanno la differenza tra l’oblio e la gloria.
La bravura di Sogliano è di aver costruito con poco anche quest’anno una squadra che può lottare per la salvezza. Abbiamo l’idea che l’asticella si sia alzata, ed è vero, ma non teniamo presente che si è alzata in maniera esponenziale in tutta la concorrenza. Per chiarire le cifre buttate a caso nelle scorse settimane da qualche sito sul monte ingaggi attuale del Verona (dopo aver verificato in società) siamo arrivati a 24,5 milioni di euro. Certamente un po’ di più rispetto ai 19.9 della scorsa stagione, ma comunque una delle più basse della categoria. Significa che dovremo lottare, soffrire, correre più degli altri. Come sempre. Volemoghe ben al Verona…