SILVESTRI 6 Incerto sul gol di Castro. Rimane nella terra di nessuno, non esce verso il pallone, tutt’altro che minaccioso, e si ritrova così a raccoglierlo dalla rete. Si riscatta però con un paio di parate degne del suo nome e di quella sicurezza che da un paio di partite si è leggermente appannata. Ma su di lui, dubbi zero.
RRAHMANI 6.5 Finora ha fatto vedere soprattutto il suo strapotere fisico. A Cagliari, così come in casa contro l’Udinese, ha messo in mostra anche un lato atletico sorprendente. Tante le sovrapposizioni con Faraoni e molte volte è proprio lui ad andare sul fondo e a mettere il pallone in mezzo. Anche in Sardegna cerca gloria sotto porta, ma la gioia del gol è per ora rimandata.
DAWIDOWICZ 6 Gli scappa Joao Pedro nel gol del vantaggio sardo, sebbene alla fine la rete sia stata assegnata a Castro. Cerca poi di riordinare le idee e alla fine ci riesce. Certo, un leggero passo indietro rispetto alla bella partita contro l’Udinese c’è stato, ma mi sento di dire che si sia finalmente ritrovato dopo l’inizio shock con il Bologna.
GUNTER 6 Diligente, gioca con più tranquillità rispetto alle ultime uscite dove il pallone sembrava gli bruciasse tra i piedi. Pensa a fare il minimo sindacale e questo gli basta per non andare in affanno davanti agli attaccanti del Cagliari.
FARAONI 7+ Premiata la sua tenacia in occasione del gol che assicura un punto preziosissimo ai suoi. Mette pressione a Pisacane che stramazza al suolo e gli regala un babà da mettere dentro. Ma oltre a questo c’è molto di più. Va su e giù per la sua fascia allo sfinimento e mette in mezzo un numero considerevole di palloni che, ma non è certo colpa sua, non vengono sfruttati al meglio.
AMRABAT 7.5 Per assurdo, forse è il caso che cominci a ciccare qualche partita, altrimenti a gennaio ce lo portano via. No dai, non accadrà, anche perché il Verona a fine stagione potrà (deve) esercitare il diritto di riscatto. Un’altra gara immensa per il marocchino, anche questa volta in ogni parte del campo, mai in affanno ma anzi sempre con la lucidità che gli permette giocate giuste al momento giusto. Infinito.
VELOSO 6.5 Mezzo voto in meno per quella clamorosa occasione che spreca nel primo tempo, con Olsen praticamente battuto. Ma, visto come è andata a finire, un errore che gli si può perdonare. Anche perché il livello delle sue giocate rimane nello standard che ci ha fatto vedere fino ad oggi.
LAZOVIC 5.5 Mi dispiace che non arrivi alla sufficienza, perché impegno e dedizione non mancano. Però troppi errori, mancanza di precisione non solo nell’ultimo passaggio, ma anche nelle giocate più semplici. Per me continua a valere il fatto che giochi in una posizione del campo a lui non naturale. La fascia destra gli manca, ma Faraoni da lì non lo sposta nessuno.
VERRE 5 L’investitura che arriva da Juric nella conferenza di fine gara (“stravedo per lui”) merita prestazioni migliori rispetto a quella di Cagliari. Perché se è vero che nelle scorse partite ha fatto intravvedere lampi di classe, è altrettanto vero che deve trovare continuità e forse maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Che, sentendo il mister, sono da piccolo campione.
SALCEDO (dal 17′ s.t.) 6.5 Ah però!!! Che sorpresa per questo ragazzino che non ha ancora l’età per prendere la patente. 17 anni di talento e classe e anche fiuto per la porta. Si crea un paio di occasioni da gol che in quasi tutta la partita Stepinski non riesce a procurarsi. A partita in corso può fare molto male agli avversari.
ZACCAGNI 5 Si divora non uno ma due gol clamorosi. Il primo, facile che più facile non si può. Il secondo anche, ma cerca la mezza rovesciata che in una giornata storta come quella di Cagliari, secondo me, non ci stava. Poco lucido, probabilmente è quello che ha risentito maggiormente delle tre partite in otto giorni.
PESSINA (dal 29′ s.t.) 6 E’ una sostituzione che dà garanzie e Juric. Quando entra in campo rispetta le consegne del mister e aiuta i compagni a tirare il fiato.
STEPINSKI 5.5 Ancora non ci siamo. Pare in ritardo di condizione. Certamente essere arrivato l’ultimo secondo del calcio mercato non lo sta aiutando ad inserirsi negli schemi di Juric. Si dà da fare, ma con troppa confusione e non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso. Però, e c’è un però, credo gli vada data fiducia perché ha le potenzialità per sbloccarsi e fare bene.
PAZZINI (dal 43′ s.t.) s.v.
JURIC 7 Rimane lui il vero valore aggiunto di questa squadra. Uno che senza compromessi riesce a far giocare a calcio la sua squadra. Bene, soprattutto. Ha la logica che non hanno avuto i suoi predecessori e convince in ogni scelta: ognuno nel suo ruolo, all’insegna della continuità. Sta “tirando il collo” ai suoi, e fino a questo momento la strategia paga. Bello vedere questo Verona, bello sentirlo parlare durante le conferenze stampa. I tempi delle “supercazzole” sono finalmente finiti.
Lascia un commento