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IL PAGELLONE DI VERONA-GENOA

SILVESTRI 6 Di fatto inoperoso per tutta la gara, rischia quasi di addormentarsi nel freddo del Bentegodi. Non può nulla sul fulmine a ciel sereno di Sanabria. Tutto il resto è solita accademia…

RRAHMANI 7 Maramaldeggia con quel che resta degli attaccanti del Genoa con una sicurezza da campione. E’ un muro dietro, a tratti devastante quando si spinge in avanti: lì i ragazzi di Nicola non riescono praticamente mai a contenerlo. In particolare in occasione del suo tiro da cui poi scaturisce la rete del vantaggio gialloblù. Andrà anche al Napoli, in estate, ma di sicuro la voglia di giocare con questa maglia non gli è ancora passata.

GUNTER 6- “Sporca” una partita giocata in maniera impeccabile con quel buco che spalanca le porte al gol del vantaggio genoano. Si perde Sanabria per il quale è un gioco da ragazzi battere Silvestri. Per il resto, non va mai in affanno e trovarsi in posizione centrale, generalmente, lo aiuta. Fortunatamente quell’indecisione non influisce sul risultato finale.

KUMBULLA 7 Centrale, destra o sinistra, per lui, evidentemente, cambia nulla. Se a 20 anni non ancora compiuti (festeggerà l’8 febbraio) gioca con questa sicurezza, mi pare evidente che davanti a sé avrà una carriera da fenomeno. Capace di dare una tranquillità olimpica a tutta la retroguardia. Sarai un grande campione, Marash

FARAONI 6.5 Nel primo paga le indicazioni di Juric che chiede a suoi di sviluppare le azioni soprattutto a sinistra. Si preoccupa principalmente di mantenere la posizione. Nei secondi 45 minuti entra maggiormente in partita e garantisce come sempre il suo prezioso contributo, soprattutto in termini di corsa.

AMRABAT 7 Qualcuno aveva dei dubbi sulle sue motivazioni, visto che in giugno se ne andrà da Verona? Bene, è stato fortunatamente sbertucciato. Inizia così così, ma la sua partita cresce esponenzialmente col passare dei minuti. Recupera un numero indefinito di palloni e tappa i buchi (pochi) lasciati dai compagni. Un maratoneta che, se avesse i piedi buoni, potrebbe giocare nelle top europee. Altroché Napoli!!!

BADU (dal 45′ s.t.) s.v.

VELOSO 6.5 Se Amrabat è il martello, lui è il solito violino, dispensatore di sinfonie calcistiche. Ma non solo. Perché anche lui come il compagno di reparto, che ha una decina di anni in meno, recupera tantissimi palloni e ha sempre la lucidità per imbastire il filo dell’azione. A fine anno va a scadenza. Che non sia il caso di rinnovare immediatamente?

LAZOVIC 6.5 Dopo averci fatto lustrare gli occhi a Ferrara, una partita da essere umano per Darko che, sia chiaro, confeziona un primo tempo davvero interessante. Entra nella maggior parte delle azioni pericolose del Verona e snocciola palloni su palloni per i compagni. Cala leggermente nei secondi 45 minuti, non disdegnando, però, le sue solite puntate verso il fondo.

ZACCAGNI 7.5 Segna il primo gol in serie A. Lo segna sotto la Curva Sud e ha l’importanza dei tre punti. Non so come avesse sognato questo momento, ma credo che più di così non potesse proprio chiedere. Il sigillo su una prestazione “monstre”, fatta di scatti, accelerazioni, dribbling e giocate mai banali. Meritata la standing ovation regalatagli da mister Juric.

PAZZINI (dal 42′ s.t.) s.v.

PESSINA 7 Ah come gioca bene Pessina… E’ uno di quei giocatori che ti dà sempre la sensazione di poter creare qualche magia con quel sinistro lì. Che sia dietro la punta, o a centrocampo, non perde mai un’oncia di qualità. Nel primo tempo è il migliore dei suoi, per distacco. Poi i compagni si adeguano al suo standard sempre più elevato. Ripeto ciò che ho detto dopo la Spal: bisogna provare a trattenerlo anche la prossima stagione.

VERRE 7 Gran cannonata, centrale e che il ciel lo assista. Questi sono i calci di rigore di Valerio che dagli undici metri ha già “seccato” Handanovic e Perin, non due pirla qualsiasi. Oggi si traveste da punta centrale, con tre giocatori di ruolo in panchina. Inizialmente spaesato, cresce col passare dei minuti, così come cresce tutta la squadra. Dopo un’inizio di stagione a fasi alterne, è sempre più titolare.

DAWIDOWICZ (dal 48′ s.t.) s.v.

JURIC 8 25 punti in classifica, sette vittorie, quarta miglior difesa del campionato. Dopo questi numeri nel girone d’andata (che comunque si chiuderà con la trasferta di Roma, con la Lazio in febbraio) probabilmente non servirebbero altre parole. Cacciato ben tre volte da Preziosi, risponde con una vittoria che sa tanto di serie B per il suo “amato” Genoa. Ha costruito un capolavoro e la sensazione è che continuerà a farci divertire. Mi auguro non solo per questa stagione. La società faccia di tutto per allinearsi alla mentalità vincente del suo allenatore.

7 commenti - 2.768 visite Commenta

Oste Chri

Se dovessero avverarsi le vendite di Amrabat-Rrahmani-Kumbulla, spero che investi sui cartellini di Verre e Pessina…

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Fabio

Lazovic tanta roba per noi… Sarebbe un pupillo del nostro mitico Osvaldo, poche parole e tanti fatti, bravi tutti cmq, come on Hellas

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Sick boy

Lazovic stratosferico,soprattutto nel primo tempo. E non bisognerebbe mai dimenticare che gioca fuori ruolo

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Alkwor

Stabilire chi ha giocato meglio è come decidere se è meglio il lesso o la pearà…
Per me il Pessina del primo tempo è stato qualcosa di assurdo

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FatalVerona

Troppo bassi questi voti.
Anche volendo giustamente evitare di farsi prendere la mano da facili entusiasmi.

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