Torna al blog

IL PAGELLONE DI LAZIO-VERONA

SILVESTRI 7 Ingaggia un duello rusticano con Luis Alberto e alla fine è lui a portare a casa la pelle. Tre paratone non solo per i fotografi, non solo per far scena. Strepitosa quella nel primo tempo, sul suddetto laziale: la mette in angolo con la mano di richiamo. Mi ha ricordato il grande portiere belga Michel Preud’Homme, che amava quel tipo di parate.

RRAHMANI 7 Immobile? Ah il capocannoniere della serie A? Dev’esserci stato uno sbaglio allora. No, nessun errore, a meno che questi non si chiami Rrahmani, che giganteggia, letteralmente, sull’attaccante napoletano, forse troppo impegnato a sbraitare verso l’arbitro Abisso per ogni contrasto subito, per ricordarsi della partita in corso. Poco male per il kosovaro, che si mette sul petto un’altra medaglia al valore calcistico.

GUNTER 6.5 Una sola sbavatura, potenzialmente letale, quando fa scivolare un pallone verso Silvestri, non rendendosi conto che alle sue spalle stava arrivando Milinkovic Savic. Che a sua volta, non si aspettava un regalo così infiocchettato. Brividi lungo, la schiena, sospiro di sollievo e bene così, ancora una volta per il tedesco-turco.

KUMBULLA 6 Così così, Marash, impreciso in più di un’occasione, come mai ci era capitato di notare quest’anno. Tre, quattro palloni sciupati malamente o non giocati con la corretta lucidità. Ma io credo che, se non in condizione ottimale, paghi una posizione di campo nella quale si sta adattando. E’ una toppa, quella sul centro sinistra, ad un buco che la difesa si porta dietro da inizio stagione.

FARAONI 6.5 Costringe capitan Lulic a fare la figura del vecchietto che deve stare dietro al giovincello. Davide non deve faticare più di tanto per dettare parola su quella fascia, con solite corsa e generosità. Quando può fa l’attaccante aggiunto. Sempre è al posto giusto quando gli avversari provano a fare male in avanti. Meriterebbe la nazionale, per me, ma i giochi Mancini li ha già fatti da un pezzo.

PESSINA 7.5 Lo dice Juric e ne sono convinto anche io, che sono un pirla qualsiasi: può giocare in ogni ruolo, forse eccezion fatta per il portiere, ma “mai dire mai”. Ma che partita ha fatto? Pazzesca. Non ricordo un solo pallone perso, mentre ricordo tantissime ripartenze passate dalla sua classe incastonata in quel sinistro. Sfiora anche il gol, con tipo in acrobazia e “tap-in” mancato di un soffio. Ahhh, come gioca Pessina…

VELOSO 6.5 Si trova di fronte Milinkovic-Savic, Lucas Leiva e Luis Alberto, quest’ultimo divino. Non Pippo, Pluto e Paperino. Non abbassa mai lo sguardo e fa mulinare il sinistro e la testa con tempi di gioco mai banali. Tanti calci piazzati, non tutti efficaci, ma sempre potenzialmente capaci di creare scompiglio nella difesa laziale.

LAZOVIC 7 Partita in crescendo per il trottolino serbo che nel primo tempo, vive di rendita, ma nella seconda parte, in tandem con Zaccagni, inizia a far male. Ad un certo punto il Verona sembra anche poter fare il colpo gobbo (ops, no, gobbo non si dice, pensando a domenica) e il merito è anche delle sue giocate. Scalda i guantoni di Strakosha…

BORINI 6 Ha una grandissima occasione, a dieci dalla fine, quando, in conclusione di un bel contropiede, calcia di destro, angola tutto sommato bene, ma non abbastanza per battere Strakosha. Per il resto corre come un dannato e va in cerca di palloni da rendere pericolosi.

DAWIDOWICZ (dal 44′ s.t.) s.v.

ZACCAGNI 7.5 Sapete cosa penso? Chiaramente, quando le gambe girano tutto è più facile. Ma la mia sensazione è che Zaccagni stia acquisendo un livello di consapevolezza nei propri mezzi, in grado di consacrarlo finalmente con continuità. Tantissima qualità e tante soluzioni nei piedi. Un gran bel vedere, davvero. Ecco, aspettiamo il tiro, ma lui ce l’ha, deve solo liberarlo.

VERRE 6 Come contro il Mila, quando ha il pallone tra i piedi, è una delizia vederlo, per la qualità di sto ragazzino è davvero notevole. Però non sono convinto che il ruolo di “falso nove” gli stia bene addosso. Forse partendo da un po’ più indietro è più a suo agio. Sfiora il gol con un bel destro dai venti metri che però non prende il giro giusto per una questione di centimetri

EYSSERIC (dal 25′ s.t.) 6 Evidentemente gli sono bastati pochi allenamenti per capire le idee di Juric, perché entra bene in campo e rispetta le consegne del tecnico croato.

JURIC 8 E’ davvero lui il capitano di questo “sgangherato” Verona, parafrasando un bellissimo articolo di Vittorio Feltri che parlava di questa squadra come di una ciurma capitanata dal miglior condottiere che si potesse immaginare. Il suo Hellas non smette di stupire e si porta a casa due punti da altrettante trasferte durissime, questa di Roma quasi proibitiva. Per personalità, qualità delle giocate e capacità di soffrire nei momenti più critici, in assoluto la miglior partita del Verona in questo campionato. Standing Ovation, Ivan.

7 commenti - 2.515 visite Commenta

Viceremo a Graz!

Non sei un “pirla qualsiasi”. Pessina e’ uno dei talenti piu’ puri che non vedevo in Italia da un sacco di tempo. Per me sara’ un punto fisso della nazionale del futuro. Ma diciamolo piano… e’ ancora da riscattare: Cosa prioritaria per il presidente.

Rispondi
Sick boy

purtroppo non abbiamo un diritto di riscatto,si puo’ sperare in un rinnovo del prestito per l’anno prossimo intanto

Rispondi
giovanni vitacchio

Il diritto di riscatto ce l’ha il Verona, a 4.5 milioni di euro. Il problema è che poi l’Atalanta ha il contro riscatto a 500 mila euro e la vedo dura che trattino col Verona un giocatore il cui cartellino è già arrivato a 20 milioni di euro.

Rispondi
Maxhellas

Ieri durante e dopo la partita mi dicevo: squadra da 10 e lode. Per tutti. E lo confermo. Prestazione perfetta, sontuosa.

Rispondi
Sick boy

Nelle ultime tre partite abbiamo preso un gol su calcio da fermo,deviato tra l’altro!
La Lazio segnava da qualcosa come 45 partite consecutive
Abbiamo una difesa pazzesca,con una copertura sublime dei controcampisti
Immenso Juric!!

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code