SILVESTRI 6.5 Come sempre una sicurezza tra i pali: un paio di belle parate distendendosi a terra. Evita un autogol clamoroso di Gunter che aveva creato una pericolosa pimpinella a due passi dalla porta. Qualche brivido sulle uscite apparentemente facili da addomesticare. Ma è la solita garanzia.
CETIN 7 Notevoli passi avanti per il turco, apparso in crescita soprattutto da un punto di vista fisico. Vince tutti i duelli aerei, e anche con palla a terra non teme gli attaccanti dell’Udinese. Spettacolare una chiusura in area di rigore, dopo aver poco prima perso un pallone sanguinoso. Come detto la settimana scorsa, ha caratteristiche diverse rispetto a chi c’era prima, ma la qualità non gli manca affatto.
GUNTER 6.5 Meno vistosa rispetto a sabato scorso, la sua partita. Ma la sostanza non cambia. Attento e concentrato, i palloni in area di rigore sono quasi tutti suoi. Non facile aver a che fare con Lasagna e Okaka, ma la bilancia pende indubbiamente dalla sua parte. Brividi per un “tentativo” di autogol sventato da Silvestri.
LOVATO 6.5 Qualche sbavatura, figlia soprattutto di un po’ di ansia da prestazione, gliela concediamo a questo ragazzo che dopo la Roma ha confermato di essere un profilo interessante. Sciupa un paio di palloni con leggerezza, ma poi si mette a posto e accetta la sfida a sportellate con Lasagna. I piedi sono buono, il tempismo delle giocate anche. Juric ha avuto una conferma in più.
FARAONI 6.5 La sensazione è che stia giocando ancora al 70% delle sue possibilità. Vuoi per i carichi di lavoro, vuoi per la necessità di trovare i meccanismi con i nuovi arrivati. Ma anche con le marce ridotte, l’esterno fa sempre sentire il suo peso, che si tratti di difendere, o di attaccare. Per questo Verona è una garanzia sulla quale non si deve mettere le mani. Insomma, guai a pensare di venderlo negli ultimi giorni di mercato.
TAMEZE 7 Ha il passo felpato, non certo il dinamismo di Amrabat. Ma da un punto di vista qualitativo c’è ed è sempre sul pezzo. Cresce l’intesa con il suo vicino più prossimo, Veloso. Fisicamente sta crescendo e ogni tanto si lascia anche andare a qualche giocata virtuosa. Juric lo accompagna spesso coi suggerimenti e lui, diligentemente, esegue. Una bella scoperta, niente da dire.
DAWIDOWICZ (dal 45′ s.t.) s.v.
VELOSO 6.5 Sono passati otto giorni dal debutto al Bentegodi contro la Roma e si vedono tutti. Perché il professore torna al passato e si riprende con decisione il centrocampo. E’ bravo a impostare, e non mi pare sta gran novità. E’ sapiente nel contenere, lavoro in più rispetto al passato, quando a proteggerlo c’era Amrabat. Ma in Tameze trova davvero un valido alleato. I due si cercano molto, nelle giocate e con le parole.
DIMARCO 6.5 Sarà difficile metterlo in panchina quando tornerà in campo Lazovic (oggi in panchina dopo l’infortunio subito con la nazionale). Pensa più a difendere, ma questo non gli impedisce di cercare fortuna anche nella metà campo avversaria. Tenta anche un paio di conclusioni, un po’ “ciabattate”. E se in realtà Juric trovasse un modo per tenerlo in campo anche al rientro del serbo? Magari mettendolo nei tre di difesa? Io non mi meraviglierei.
BARAK 7 Per caratteristiche fisiche, è il tipo di giocatore che mancava a questo Verona. Possente e difficile da contrastare. Se ne va al piccolo trotto, concedendosi qualche fiammata. Meravigliosa l’imbucata, nel primo tempo, per Zaccagni che si ritrova solo davanti a Musso ma che non riesce a trovare la porta. Cresce nel secondo tempo, con un Verona chiamato a soffrire. Ci teneva a fare bene contro la sua ex squadra. Missione compiuta.
ZACCAGNI 6 Parte a missile, palla al piede, puntando qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Un’intuizione di Barak lo piazza a tu per tu con Musso, ma calcia male, e la palla finisce fuori, seppure non di molto. Gli manca il passo dei giorni migliori, così come la condizione fisica, che può trovare solo giocando. Esce con la lingua fuori dalla bocca.
COLLEY (dal 31′ s.t.) 6 Una cannonata di destro che finisce di poco fuori alla sinistra di Musso. Sfruttando le praterie lasciate dall’Udinese, si lancia in un paio di sgroppate che mandano in confusione la difesa bianconera. Juric gli ha subito fatto capire di credere in lui.
DI CARMINE 5.5 In condizioni fisiche non ottimali, come sempre prova a far salire la squadra, a prendersi qualche fallo utile, ma non riesce mai a rendersi pericoloso sotto porta. Lascia il campo poco prima della fine del primo tempo per un infortunio.
FAVILLI (dal 39′ p.t.) 7 Gli basta poco per trovare il primo gol in serie A, e che gol, tutt’altro che semplice da fare. Una gioia incredibile, che regala i tre punti al Verona che potrebbe finalmente veder sbocciare questo talento, fisicamente sfortunato, che nel modo di correre ricorda un certo Nico Penzo. Fisicamente non lo sposti. Un diamante grezzo che nelle mani di Juric può cominciare a splendere.
ALL. JURIC 7 Una partita mica facile contro l’Udinese, squadra fisicamente impressionante e ben organizzata. Butta dentro Barak dal primo minuto e viene ripagato dal ceco. Costretto a sostituire Di Carmine per infortunio, trova in Favilli il match winner. Sei punti dopo due partite sono un inizio insperato, ma sono anche figli di tutto quello che il mister ha costruito lo scorso campionato. Alla salvezza ne mancano 34… Avanti così.
P.S. Dimenticavo: il Verona è primo in classifica. Buona domenica, butei.
ovviamente
sono sei punti generosi, ma è tanto fieno in cascina.
il tuo parere sul fatto che nel secondo tempo alcuni elementi (Barak, lovato, anche di Marco) siano molto cresciuti?
ps faraoni non meritava mezzo voto in più spero non parta
Di marco lo terrei dov’e e lazovic trequartista con zac
Voti molto generosi, figli di 3 punti inaspettati, vista la partita. Non mi piace ma secondo me Di Carmine ha fatto il suo, on d accortissimo sui voti di Barak, che passeggia. E Tameze e molto grezzo, ma speriamo migliori, perché alla fine ….c è quando ci deve essere
Pagelle TROPPO generose
Ciao Giovanni. Zaccagni almeno 6,5. Andava detto che è stato randellato senza pietà dai centrali friulani che solo un mediocre Volpi non ha proceduto a cacciarne almeno uno
Concordo con te Riccardo Faraoni meritava mezzo voto in più e se avesse segnato anche uno in più…insostituibile.
Voti troppo alti ad una difesa che non ha incassato gol, ma ha ballato paurosamente ed è stata molto più fortunata che brava