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IL PAGELLONE DI VERONA-BENEVENTO

SILVESTRI 7.5 Tre miracoli clamori nel primo tempo, su Lapadula, Caprari e Insigne. Prende tutto quello che si può prendere e mette la firma a fuoco su questa gara. Generalmente meno protetto dai compagni della difesa, ha la forza di mantenere la calma e trasmetterla a chi gli sta davanti.

CECCHERINI 6.5 E’ il più integro della difesa, nonostante anche lui arrivi a questa partita per un pelo. Gioca con una voglia e una determinazione esemplari. Magari i piedi non sono proprio raffinati, ma quello che deve fare lo fa molto bene. Bravo.

GUNTER s.v. (dal 46′ s.t.)

LOVATO 6 Parte fortissimo, anticipando gli attaccanti del Benevento a destra e a manca. Poi qualche errore e un paio di sbavature che sono figlie di una condizione fisica non all’altezza. D’altra parte Juric lo ha recuperato proprio in extremis. Evidentemente qualcosa ancora gli mancava per dare le giuste garanzie. Rimane negli spogliatoi dopo il primo tempo.

MAGNANI 6 (dal 1′ s.t.) Subito due interventi che evitano il peggio. Poi litiga col pallone, apre un’autostrada per Lapadula ma è bravo lui stesso a contrastarlo, evitando il peggio. E’ uno di presenza in mezzo all’area, ma ancora lontano dalla migliore condizione. Si perde il neo peruviano nell’azione che permette al Benevento di impattare la partita.

EMPEREUR 5.5 La sensazione è che fisicamente non sia nelle condizioni migliori, perché regala troppo agli avversari. Una serie di errori poco comprensibile e, soprattutto non consueta per un ragazzo che sa di non essere Maldini e che proprio per questo bada alla sostanza e non ai ghirigori. Insigne lo manda in confusione, ragion per cui Juric lo lascia negli spogliatoi dopo l’intervallo.

DAWIDOWICZ 6 (dal 1′ s.t.) Non è la sua zona di campo preferita e si vede che è un po’ incerto. Tiene però alta la concentrazione e la porta a casa senza danni collaterali.

LAZOVIC 6.5 Nella giornata in cui non è quello che tutti ci aspettiamo, nella partita in cui soffre come non mai quella che dovrebbe invece essere la sua posizione naturale (largo a destra) trova il gol della tranquillità, da vera punta, che dà al Verona tre punti dal peso specifico clamoroso. Gli manca tanto Zaccagni, col quale solitamente si troverebbe anche bendato, ma, in fin dei conti, chi se ne frega, sono i punti che parlano.

TAMEZE 6.5 Tanta corsa e altrettanta lucidità nel creare il gioco quando non riesce ad Ilic. E’ uomo a tutto campo, certo non come ci aveva abituato Amrabat, ma non per questo di minor importanza. Finora non ha mai fatto pentire Juric di averlo messo dentro e più passano le partite più dimostra di aver capito cosa gli chiede il tecnico croato: saper cantare, ma anche portare la croce.

ILIC 6+ Alla vigilia della gara Juric lo ha portato in trionfo, lodando le sue grandi qualità tecniche e fisiche. Ha delle linee di gioco eccezionali e i suoi palloni viaggiano col radar, al millimetro. Deve fare un grande lavoro di copertura su Ionita, che segue passo dopo passo. Un lavoro che lo stanca, in considerazione anche delle tante energie che aveva speso in coppa Italia. Ma a me piace e pure molto. Concordo con Juric, i margini di miglioramento sono pazzeschi

DIMARCO 6.5 Bellissimo l’assist per il gol di Lazovic, quello che regala la sicurezza al Verona e tre punti in classifica pesantissimi. Corre tantissimo e mette dentro palloni davvero interessanti sui quali i compagni, però, non si fanno trovare pronti. Largo a sinistra, o terzo di difesa, rimane una certezza per Juric.

BARAK 7.5 Due palloni, due gol. Lo so, è una forzatura, ma guardate che non ne ha giocati tanti di più. Eppure quelli che gli sono capitati tra i piedi li ha capitalizzati al massimo, con due reti stupende, la seconda da cineteca. Non è uno che ama correre, ma ha qualità e forza fisica. Sta entrando in confidenza con questo ruolo e sono convinto che col passare delle settimane andrà sempre meglio. E se non essendo ancora a suo agio fa due gol così, chissà in futuro.

COLLEY s.v. (dal 46′ s.t.)

ZACCAGNI 6.5 Uomo assist nel primo gol di Barak. Una prima mezz’ora da fenomeno vero, ma in generale una partita da protagonista, anche perché ha più gamba rispetto ai compagni, molti dei quali spompati dalla partita di Coppa Italia contro il Venezia. Deve continuare su questa strada di grande consapevolezza, che lo sta facendo diventare una delle più belle stelle non solo del Verona ma di tutta la categoria.

KALINIC 6.5 Per carità, i voti degli attaccanti spesso sono direttamente proporzionali ai gol fatti. Lui non segna ma fa un grande lavoro, non solo di sportellate, ma anche di qualità tecnica. Non sciupa mai un pallone ed è sfortunato quando solo la traversa, a Montipò battuto, gli nega la classica gioia del gol. Arriveranno, è naturale. Intanto entra sempre di più nei meccanismi di questo Verona che sembra davvero aver trovato la punta della quale aveva bisogno. Bellissimo il tocco col quale libera Zaccagni, uomo assist per il primo gol di Barak.

DI CARMINE s.v. (dal 41′ s.t.)

ALL. JURIC 7 Il suo Verona che sembra più un lazzaretto, visti i tanti giocatori infortunati, ha gli stessi punti di Napoli, Inter e Roma che è addirittura stucchevole stare a dire quanto hanno speso durante il calcio mercato. Sa bene di aver vinto una partita miracolosa, che non meritava. Ma che proprio per questo ha un valore ancora più importante, non solo perché arrivata contro una diretta concorrente, ma anche perché figlia di energia morali con le quali i suoi hanno sopperito alle forze fisiche e atletica. Questa squadra non muore mai.

10 commenti - 3.397 visite Commenta

gepy

Empereur da degradare e fucilare sul campo. 3 passaggi quasi decisivi a Insimmie, dei quali 2 consecutivi, prima di piede e poi di testa. Nel complesso tutti i centrali hanno palesato diverse amnesie che ci potevano costare care. Ringraziamo San Silvestri ieri in formato monster.

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Denis

Empereur ha l'attenuante dei 120 minuti di coppa e si è visto che fisicamente non aveva recuperato…
Juric l'aveva in qualche modo preannunciato, ma non poteva rischiare di partire dall'inizio con Magnani o Dawidowicz reduci da infortuni

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bardamu

D’ora in poi? A me Dimarco è piaciuto parecchio anche nello scorso finale di campionato. Ha gamba e piede, deve solo migliorare la fase difensiva dove alterna ottime cose a svarioni. E’ senz’altro più in forma del Lazovic visto fino ad ora. Juric sicuramente lo utilizzerà molto durante il campionato.

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Alessio Caporali

Riccardo sono d’accordo con te e punto anche un nichelino su Tameze (tra qualche mese potrebbe fare qualche exploit)

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