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IL PAGELLONE DI ATALANTA-VERONA

MONTIPO’ 7.5 Tra tanti interventi di routine, due parate spettacolari spalmate nei novanta minuti più recupero. Di istinto puro su Malinovskyi, di qualità tecnica eccellente su Palomino, in un momento delicatissimo della partita, con i padroni di casa in pressing forsennato per rimettere la partita in linea di galleggiamento. Impossibile fare qualcosa sul gol di Scalvini. Un finale di campionato in continuo crescendo.

CECCHERINI 7 I giocatori come il Cecca, negli Stati Uniti, li chiamano “underdog”, i sottovalutati. Perché molti (dite la verità) si aspettano sempre poco da uno come lui, che ormai ci ha fatto il callo. Ma se faccio mente locale, sono poche le partite sbagliate quest’anno dal difensore toscano. Aggiungiamoci anche il gol dello 0-2 e abbiamo fatto bingo. Bravissimo, grinta, cuore e tanta voglia di lasciare tutto sul campo.

VELOSO 6 (dal 71’) Esperienza nei momenti delicati.

GUNTER 5 La sua partita dura appena mezz’ora. Si becca infatti un giallo già nei primi minuti, per un fallo su Zapata. Gli va di lusso intorno al trentesimo quando, ancora una volta, entra duro sul colombiano e Piccinini fa finta di non vedere. Tudor, immaginando il rosso imminente, in maniera molto lucida, lo richiama in panchina.

SUTALO 6.5 (dal 30’) Partita quadrata, senza sbavature. Non è uno certamente appariscente, ma il suo lo fa con attenzione. Un paio di chiusure da applausi. Una partita non come le altre, tra l’altro, per lui, visto che il suo cartellino è proprio dell’Atalanta.

CASALE 7 Condizionato da un cartellino giallo preso già nel primo tempo, poteva risentirne per il resto della partita. E invece è bravo, bravissimo a tenere a bada la foga e a ragionare su ogni giocata. Controlla meglio lui Zapata rispetto allo spaesato Gunter e prende in mano con piglio la difesa gialloblù. Tornato a livelli alti, dopo qualche prestazione così così.

FARAONI 6.5 Devo essere sincero, nei primi minuti mi interrogavo sul suo stato fisico. Lento e impacciato, sembrava arrivare sempre un paio di secondo dopo sul pallone. E, soprattutto, mancava nelle chiusure difensive. Rotto il fiato, però, è tornato a fuoco, diventando pericoloso in particolar modo in avanti. Una sua incursione da destra finisce col pallone che si stampa sul palo, a Musso battuto.

TAMEZE 7.5 Al via non sembra essere la sua giornata migliore. Corre un po’ a vuoto e fatica a trovare il passo giusto. Ma era, appunto, solo un’impressione, perché passano i minuti e torna a giganteggiare come sempre. Il feeling con Ilic cresce di partita in partita. I due si cercano con insistenza ed è proprio da una loro triangolazione che nasce l’auto gollonzo di Koopmeiners. E’ ovunque, manco fosse una divinità. Per cause di forza maggiore, finisce gli ultimi minuti nei tre di difesa. Non mi meraviglierei di vederlo in porta, in futuro.

ILIC 7.5 Al contrario del compagno di reparto, lui è subito dentro il match. Lui più di tutti i compagni. Col Verona che nei primi minuti soffre, Ivan alza il muro e aiuta i compagni in fase difensiva con chiusure da terzino navigato. Quando i gialloblù alzano ritmo e baricentro, fa viaggiare il pallone con le palle sul tavolo verde del biliardo. Si sta sempre più consacrando, dopo una prima parte di stagione un po’ in chiaro scuro. Con Tameze sta diventando una delle coppie più belle del campionato italiano.

LAZOVIC 6 Nessuna particolare scintilla. Il compitino lo porta a casa senza patemi d’animo. Ogni tanto prova la giocata e la fuga sul fondo. Le fortune sono alterne. Sul suo destro un pallone facile facile, da mettere dentro per il più scontato dei gol. Ma non la pensa così Musso, che si supera. Peccato, avrebbe risparmiato un sacco di sofferenza nei minuti finali.

DEPAOLI s.v. (dal 77’)

BARAK 6 Partiamo dalla prima bella notizia: è tornato in campo. Continuiamo con la seconda buona notizia: ci è rimasto per 97 minuti. Non resterà negli annali del calcio italiano la sua prestazione, questo sia chiaro. Ma quello che ha fatto lo ha fatto bene e, soprattutto, nei momenti caldi della partita. Una gara di grande sostanza, di peso. Per la brillantezza, i lavori sono in corso.

CAPRARI 6.5 Dopo un inizio un po’ in apnea, come del resto tutta la squadra, comincia a macinare gioco e spunti di classe. Gli atalantini, annebbiati delle scorie di coppa, faticano a tenerlo. Sfortunato su una bella punizione col pallone che non scende abbastanza, ma si limita a scheggiare la traversa. C’è anche lui nell’azione che porta al gol del vantaggio.

HONGLA s.v. (dal 77’)

SIMEONE 6.5 Averne di attaccanti che nonostante non trovino il gol, mettano insieme una partita come la sua. A capofitto su ogni pallone che gli capiti a tiro e non solo, sgomita con la solita garra contro la difesa bergamasca e si crea anche un paio di occasioni veramente interessanti. Prende pacche a destra e sinistra, si piega e mai si spezza.

LASAGNA 6 (dal 77’) Che creda o meno alla malasorte, questo ragazzo è decisamente sfortunato. Appena entrato in campo, lascia partire un sinistro stupendo che batte Musso ma non il palo che lo protegge.

ALL. TUDOR 7.5 Perfetto alla mezz’ora del primo tempo quando toglie Gunter, già ammonito e prossimo al rosso. Quella lucidità gli permette di cambiare la partita. Il Verona prende coraggio e va prendersi il vantaggio con voglia e determinazione, facendo segnare il gol dello 0-1 a un difensore. Per lunghi tratti i suoi padroneggiano e sembrano poter disporre a proprio piacimento dell’Atalanta. Qualche piccola leziosità di troppo, ma ci può stare. Il suo capolavoro è tenere alta la concentrazione di tutta la truppa, che ha ancora voglia di far parlare di sé.

4 commenti - 1.695 visite Commenta

Gianni

Per me Barak ha fatto bene, qualitativamente mi è parso il migliore dei 22 in campo.. come tocca il pallone, come ragiona, come con una semplice finta disorienta gli avversari.. poteva essere più concreto negli ultimi metri ma sono soddisfatto lo stesso della sua prestazione

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Guglielmo

Secondo mi Montipò l’ha comincià a drogarse!
Anfetamine, cocaina, roba che amplifica i riflessi…..

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bardamu

Siamo onesti. Nella prima mezz’ora abbiamo faticato ed abbiamo avuto anche un po’ di buona sorte. E finalmente un arbitro non ostile. Poi non c’è più stata partita, nel senso che noi siamo cresciuti, anche fisicamente, e loro sono calati. Quando stiamo bene è una gioia vederci giocare. Ne potevamo fare almeno altre due, di reti.
I voti mi trovano d’accordo. Forse mezzo voto in più a Barak, sicuramente a Tameze, monumentale.

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