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IL PAGELLONE DI VERONA-TORINO

PANDUR 6.5 Al primo pallone che gli arriva nei paraggi, prima sbaglia l’uscita e poi rischia di farsi gol da solo, deviando verso la sua porta la palla salvata da Ilic sulla linea. Un po’ di emozione, che però col passare dei minuti si scrolla di dosso. Rimane quasi sempre inoperoso, ma si fa trovare pronto sulla botta incrociata di Bonazzoli, che para alla grande. Esame superato.

DAWIDOWICZ 6.5 Segue a uomo Belotti e ne esce un bel duello, molto fisico, che il polacco vince, magari con un po’ troppa irruenza. Che gli costa un cartellino, proprio dopo una simulazione di lotta greco-romana. Per evitare brutte sorprese, ossia rimanere in dieci, il mister lo tiene negli spogliatoi dopo l’intervallo.

MAGNANI 6.5 (dal 1′ s.t.) Condizione strepitosa per Jack che si ripete dopo la buona prestazione di sabato scorso contro lo Spezia. Ha 45 minuti di tempo per annullare l’attacco granata, chiunque gli passi a tiro. Una sicurezza tecnica e tattica.

GUNTER 6.5 Il Torino fa un gran casino, crea poco o niente. Ma sono quelle partite in cui rischi zero e va a finire che ti trovi sotto. E così è. Ma sul gol non ha colpe. Gioca bene, senza affanno, e dirige la difesa con grande disinvoltura. E’ stata una stagione un po’ balorda per lui, condizionata da qualche acciacco di troppo. Ma quando sta bene, si vede.

CECCHERINI 6.5 E’ uno dei pupilli di mister Juric, che lo farebbe giocare anche se azzoppato. Come sempre, grande lottatore e ottimo agonista. Dalle sue parti è dura passare. La gamba non la tira indietro mai quando arrivano gli avversari e quando serve si spinge anche in avanti. Costretto ad uscire per un malanno fisico. Con la speranza che non sia nulla di grave

DIMARCO 7 (dal 25′ s.t.) Insieme a Barak è il bomber di questo Verona. Bellissimo il quinto gol stagionale che dà ai gialloblù quantomeno il pareggio, che rimane comunque risultato strettissimo.

FARAONI 7 A guardare lui, chi potrebbe dire di essere a fine stagione? La fascia di capitano lo esalta ancora di più e contro i granata macina tanti di quei km da far paura. Due cose da segnalare col circoletto rosso: una diagonale difensiva nel primo tempo, da scuola del calcio, e un bel tiro al volo da calcio d’angolo, fuori di pochissimo. Inesauribile.

BARAK 6.5 Il grosso del lavoro, a centrocampo, lo fa lui, lasciato un po’ solo a faticare dal compagno di reparto Ilic. Gara di grande solidità fisica e di intelligenza tattica. I granata gli vanno spesso a sbattere contro. Chiaramente, in quella posizione perde l’efficacia che quest’anno ha fatto vedere sotto porta, ma per me può essere una soluzione valida non solo come ripiego.

ILIC 6 Sulla linea di porta, salva un clamoroso autogol di Pandur che, accidentalmente aveva smanacciato un po’ a caso. Quando torna nella zona di campo che gli compete, è un po’ scolastico, ma comunque non soffre i colleghi granata. Sugli spalti, a vederlo, c’era il ct della nazionale serba, ed ex gialloblù, Dragan Stojkovic. Era lecito aspettarsi qualcosina di più, ma Ivan le qualità per fare bene le ha.

LAZOVIC 6.5 Meriterebbe mezzo voto in più, ma è lui a perdersi Vojvoda, che azzecca il tempo giusto e di testa batte Pandur. E si che proprio Vojvoda è stato il suo bersaglio preferito, scherzato a ripetizione sulla fascia sinistra. Ispiratissimo, ha regalato un paio di giocate sublimi, tra cui un colpo di tacco che ha quasi mandato in porta Zaccagni.

SALCEDO 5.5 Juric ne ha parlato molto bene alla vigilia della partita, convinto di prolungare il suo periodo positivo. L’effetto è stato un po’ contrario perché Eddie si è fermato su un gigantesco gol divorato, a mezzo metro da Sirigu. Un’occasione clamorosa che, probabilmente, avrebbe indirizzato la gara in un’altra direzione. Poco altro, se non un bel tiro da fuori, non di molto sopra la traversa.

LASAGNA 6.5 (dal 12′ s.t.) Un bel tiro a giro che fa scattare i flash dei fotografi sulla parata plastica di Sirigu. Entra bene, con la testa giusta e con una benaugurante intesa con Kalinic. Anche se dal primo minuto Juric non pare intenzionato a giocarseli insieme.

ZACCAGNI 6 Si intravvedono le giocate sul velluto tra lui e Lazovic dei tempi d’oro, ma in maniera mai troppo continua. Si aggiunga il fatto che, dopo una tregua apparente, gli avversari hanno ricominciato a menarlo come dei fabbri e questo non lo aiuta certamente a esprimersi nel migliore dei modi.

COLLEY 6.5 (dal 12′ s.t.) Si rende conto dell’evidente stato confusionale della difesa del Toro e così prova a infierire con un paio di accelerazioni delle sue. Veste bene i panni del rifinitore, anche se i compagni non colgono nel migliore dei modi. Ricordiamoci che è poco più che un adolescente.

KALINIC 6 Nei primi minuti si prende una serie di falli che aiutano la squadra ad alzare il baricentro del gioco. Veste naturalmente i panni del riferimento d’attacco e i compagni lo cercano di conseguenza. Eppure, arriva sempre qualche frazione di secondo in ritardo, pare fiaccato dalla lunga assenza dal campo. Nel secondo tempo beneficia dell’ingresso di Lasagna, col quale fraseggia molto bene. Resto convinto del fatto che con una preparazione adeguata, fisico permettendo, possa ancora essere un ottimo attaccante per la categoria.

ALL. JURIC 6.5 Cosa vuoi dire all’allenatore di una squadra che domina dal primo all’ultimo e che, per puro caso, all’85’ si trova sotto di un gol? Nulla. I suoi creano tantissime occasioni, alcune clamorose, eppure il Verona si ritrova a rincorrere. Tenta la carta della doppia punta e le indicazioni sono positive. Perché non provare ancora con l’esperimento da qui alla fine?

2 commenti - 975 visite Commenta

ziga

Colley, Salcedo: anche Vlahovic e Raspadori sono poco più che adolescenti ma hanno un altro rendimento.

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Enri

Per me Zaccagni 5 non è più l’uomo assist, sbaglia sempre e ripetutamente l’ultimo passaggio, oppure tira invece di passare…..stagione finita.

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