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CONTI ESTERI E ILLUSIONI FISCALI

Il caso dei conti bancari in Liechtenstein ha qualcosa di analogo con la castrazione chimica di cui parlavamo ieri. Nel senso che anche qui c’è un grosso equivoco da chiarire: portare i soldi all’estero, aprire un conto in qualunque Paese non è più un reato. Non lo è da quando è stata accetta la libera circolazione delle merci e dei capitali. L’eventuale reato, tutto da dimostrare , è legato al fatto che su quei soldi non siano state pagate le tasse e quindi siano frutto di evasione fiscale.

 

E’ quanto l’Agenzia delle entrate sta cercando di appurare. Nell’attesa abbiamo però la conferma che i soldi degli italiani vanno all’estero, in Liechtenstein come in tanti altri Paesi stranieri. Gli investitori, i gruppi finanziari portano le loro risorse economiche dove vogliono e dove trovano più conveniente farlo: diciamo, in genere, all’estero. Mentre non si ha notizia di flussi contrari: non ci sono cioè frotte di inglesi, tedeschi, americani, ne di investitori stranieri in genere che riversino fiumi di denaro in Italia e li depositino in banche italiane.

Chi sono gli italiani che tengono qui i loro soldi? Evidentemente le persone comuni, il risparmiatore medio che ha alcune decine di migliaia di euro, troppo pochi per giustificare trasferimenti, apertura di conti esteri e, in genere, operazioni da alta finanza.

E qui arriviamo alle illusioni fiscali di quella sinistra arcobaleno alla Bertinotti convinta di ottenere la giustizia ridistributiva inasprendo la tassazione delle rendite finanziarie. Principio, in se, giustissimo. Peccato però che le grandi rendite finanziare non restino nel nostro Paese in attesa che arrivi il Bertinotti di turno a tosarle: chi le possiede le ha già portate all’estero, in Liechtenstein o in altri Paesi; perchè è lui libero di scegliere dove andare a far tassare i suoi capitali.

In attesa della “falce” di Bertinotti resta solo il risparmiatore medio, la famiglia con i suoi quattro risparmi. Vogliamo portaglieli via? Vogliamo ripetere operazioni alla Giuliano Amato? Chi vuol provarci si accomodi, ma non venga a raccontarci che sta combattendo la sacra e gloriosa battaglia contro le grandi rendite finanziarie, quando sta solo raspando quattro soldi dalle tasche degli italiani.

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