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FURBO IL GRILLO, INGENUI I GRILLINI

 Il colpo di coda di Vincenzo Visco, che prima di lasciare la guida del fisco ha reso pubblico il reddito degli italiani, oltre alle mille polemiche innescate ha avuto anche l’effetto secondario di mettere in crisi il rapporto tra Beppe Grillo e i suoi fans: grillini di mezza Italia sdegnati e delusi nel constatare che il loro guru guadagna più di 4 milioni di euro all’anno. Beata ingenuità: ma cosa pensano che lo facesse gratis? Che fosse un volontario dello sdegno moralistico? Che riempisse i teatri , distribuisse video, organizzasse vaffa days per spirito di servizio incurante dell’incasso?

Il fatto che Beppe Grillo guadagni di più del principe degli attori e dei comici italiani, Roberto Benigni, ci fa capire quale è stata la furbizia del comico genovese: aver fatto la vittima dura e pura del sistema, quello che non va in televisione, quello che non si fa intervistare dai giornalisti tutti servi, quello costretto a rivolgersi alla piazza di internet. Ben studiato, se così guadagni di più di chi va in televisione, fa film di successo, vince Oscar, si fa intervistare a raffica e prende perfino in braccio i politici… Senza aggiungere che Grillo ha avuto la genialità di inventarsi il filone più remunerativo di tutti: quello delle prediche, dei comizi, a pagamento. Filone che ovviamente funziona solo se dall’altro lato ci sono gli ingenui pronti a pagare il biglietto per inebriarsi di fronte alla pugnetta moralistica.

La chiamo pugnetta in quanto del tutto inconcludente per i risultati pratici. E qui apro una beve parentesi sulla cosiddetta antipolitica che rischia di essere un’attività puramente onanista. Prendiamo l’esempio per eccellenza, quello dei costi della casta. La questione si affronta davvero solo con un progetto politico che indichi dettagliatamente l’obiettivo finale e il percorso praticabile per arrivare sul serio a tagliare i costi della casta. Mentre l’invettiva antipolitica (quella praticata da Grillo per il trasporto dei sui fans) cioè il vaffa day, lo sdegno vibrante per lo stipendio dei parlamentari, lo scandalo inaudito per il numero dei politicanti, l’unico effetto pratico che produce è appunto quello di una pugnetta liberatoria per i fans. Il solo risultato pratico è il documentato aumento dei redditi del guru.

Il quale Beppe Grillo, va ribadito, è un furbo di tre cotte. Provate a pensarci: la predica per antonomasia, quella dal pulpito della Chiesa, è ad offerta libera, se vuoi lasci qualcosa nella cassetta altrimenti te ne vai. Nessuno si è mai sognato di poter far pagare un comizio, da quelli storici di un Pajetta o di un Almirante fino agli attuali di Veltroni e Berlusconi. Solo a lui, al guru genovese, è riuscita la realizzazione della predica-comizio a denaro sonante.

 


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