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AGITATORI DI PROFESSIONE, SINDACI DA DISCARICA

 Ci sono ribelli di professione e sindaci degni di finire in discarica. Delle due categorie quella più pericolosa e molto più vergognosa è la seconda.

I ribelli, i fomentatori di professione sono patetici. Per loro ogni occasione è buona. Rifiuti, alta velocità o basi americane pari sono: basta che non manchi l’occasione per protestare e fomentare la ribellione popolare. Prova ne sia che a partecipare ai blocchi stradali di Chiaiano c’erano anche quelli del comitato “No Dal Molin”, e ditemi voi che c’azzecca il raddoppio della base Usa di Vicenza con l’apertura di una discarica a Napoli. C’azzecca nel senso che, appunto, tutte le occasioni sono buone per gli agitatori di professione.

Nessuno più li prenderebbe sul serio se al loro fianco, a cavalcare e fomentare la protesta dei cittadini, non trovassimo anche i sindaci. Sindaci di ogni colore politico come accaduto oggi nel napoletano, ieri in Val di Susa a bloccare i cantieri della Tav. A riprova che questi sindaci degni di finire nelle discariche della democrazia e della civiltà non li troviamo solo in Campania, ma anche in Piemonte, anche nel nostro Veneto a Vicenza dove il neo sindaco Achille Variati si sente in dovere di promettere ai suoi elettori del comitato “No Dal Molin” almeno il contentino di un referendum, fingendo di ignorare che il raddoppio della base americana è già sancito dagli accordi e dalle alleanze internazionali del nostro Paese e dalle decisioni dei nostri governi (sia Prodi che Berlusconi).

Non stiamo parlando dei Caruso, degli Agnoletto di capi e capetti dei vari comitati di protesta (i cui componenti ricordano i famosi aerei del Duce: trasmigrano da un comitato all’altro e sono sostanzialmente sempre gli stessi). Parliamo di Primi Cittadini, che sono certamente legati ai loro amministrati dal rapporto “intenso” dell’elezione diretta, ma che restano e sono anche rappresentati istituzionali di uno Stato, di un Paese della nostra Nazione. E quindi devono rappresentare anche gli interessi generale di questa nostra Nazione, non limitarsi a cavalcare il mal di pancia dei loro elettori (Anzi: parte più agitata dei loro elettori)

I sindaci dovrebbero educare al senso civico, cioè spiegare ai loro cittadini che è nel superiore interesse del nostro Paese trattare i rifiuti, realizzare l’alta velocità, rispettare gli impegni internazionali, individuare domani anche i siti per le centrali nucleari. Se non lo fanno e invece indossano i panni di Masaniello, meritano per primi di finire in discarica.

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