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IL POSTO FISSO SPIEGATO DA STRISCIA

Posto fisso=fancazzismo. A chi avesse un dubbio sulla validità di questa equazione, lo ha chiarito e dissolto Striscia la notizia con i filmati che documentano il comportamento dei dipendenti dell’usl di Verona: chi timbra il cartellino e va al bar oppure va a fare la spesa oppure risale in macchina e se va per i fatti suoi.
A Verona, non a Palermo.Non c’è Nord e Sud. Tutto il mondo, cioè tutto il pubblico impiego, è paese. Lo è perchè può contare sul posto fisso e lo stipendio pagato a prescindere. E mi vien da aggiungere che quelli che salgono in macchina e se ne vanno sono i più seri: perchè almeno non restano in ufficio a far finta di lavorare. (Che, anche volendo lavorare, non ci riesci. Dato che ovunque ci sono almeno il doppio degli eddetti che servono…)
Dopo di che, se vogliamo essere seri tutti noi, dobbiamo ricordare che è l’occasione che fa l’uomo ladro. Cioè che – fossimo dipendenti dell’usl o di altri settori del pubblico impiego, avessimo il posto fisso garantito anche nel settore privato – ci comporteremmo esattemente come gli “immortalati” da Striscia. Quando nessuno può controllarti né sanzionarti, quando comunque non rischi di perdere il lavoro e lo stipendio, diventi giorno dopo giorno sempre più cialtrone.
In modo encomiabile Maria Bonavina, direttore generale dell’usl di Verona, ha chiesto a Striscia di acquisire i filmati per denunciare i responsabili. Peccato che non serva a nulla; peccato che mai gli assenteisti vengano puniti, cioè licenziati. Stella e Rizzo hanno documentato che nemmeno il guardiano di Pompei, condannato per stupro di una turista americana, fu licenziato: fu solo spostato a guardia di un altro sito archeologico…
Stando così le cose, il fancazzismo non può che prosperare. Va capito che qualunque appello al senso del dovere, all’etica personale è inutile o largamente insufficiente (le eccezzioni non fanno la norma). Specie nei nostri tempi in cui le istituzioni – stato, religione, scuola, famiglia – hanno di fatto rinunciato ad educare alla morale civile.
D’altra parte, se l’uomo fosse naturalmente buono e onesto, non servirebbe lo stato, le leggi, i tribunali e le carceri. Mentre servono perchè l’uomo è naturalmente un delinquente, e quindi sono indispensabili la deterrenza preventiva e, se non basta, la punizione. Così se l’uomo fosse naturalmente laborioso potremmo anche concedergli il posto fisso o l’art.18…Siccome, invece, tende ad essere e comportarsi come i dipendenti dell’usl 20 immortalati da Striscia, l’attuale “articolazione” del mercato del lavoro pubblico (e privato) è un’autentica follia che garantisce solamente inefficienza e costi fuori controllo.
Ma la responsabilità, sia chiaro, non è degli assenteisti. E’ di una classe politica che, per demagogia, ci ha istigato a trasformarci noi tutti da uomini in assenteisti.

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