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I GRILLINI? NON VOGLIO VEDERLI!

“Non voglio vederlo! – cantava Garcìa Lorca – Di alla luna che venga\ch’io non voglio vedere il sangue\ d’Ignazio sopra l’arena”. Anch’io (nel mio piccolo) avrei sperato in un black out per non vedere i neo parlamentari grillini che si presentavano ieri con i video riportati dai Tg nazionali: come vedere il sangue sopra l’arena del nostro povero Paese.
Uno che diceva “In quanto sommelier, mi occuperò di agricoltura”, un altro “Sono appassionato di mobilità sostenibile e mi piacerebbe arrivare in Parlamento in bicicletta”, un terzo “Mi sono occupato di acqua e mi auguro che riusciremo presto a demolire il nostro ego”, una quarta “Sono artigiana, la mia attenzione andrà al ripensare al made in Italy”.
Non tutti così, per carità, ma tanti. E poi il neo capogruppo al Senato, Vito Crimi, assistente giudiziario alla Corte d’Appello di Brescia, un impiegato del ministero della Giustizia, un ministeriale: notoriamente lavorano tanto da spezzarsi la schiena, sacrosanto che Grillo voglia ridurre anche a loro l’orario settimanale…
Siamo al peggio del peggio, al rovesciamento del falso mito della società civile prestata alla politica. Quel mito si fondava sull’idea che un bravo ingegnere, un ricercatore di fama, un docente della Bocconi fossero preferibili ai politici di professione, più preparati e più onesti di loro. Peccato che queste ottime persone il più delle volte di politica (vedi Monti) non capiscano una beata minchia. Peccato che, come insegnava Benedetto Croce nel 1922, “l’onestà politica non è altro che la capacità politica”.
Ma qui il requisito di base per diventare parlamentari grillini sembra quello di essere insignificanti anche professionalmente: un impiegato, un sommelier, una precaria, uno qualunque.
La scelta di Grillo (e Casaleggio. Ma lui conta sul serio qualcosa?) pare ispirata ad un criterio preciso: più modesti sono, più sono yes man, più si comporteranno da burattini che manovri tirando i fili.
Ma non è detto che il calcolo sia giusto. I membri di una setta infatti sono fanatici, ma non sono degli inetti. A loro modo sono intelligenti. E per questo fanno squadra. Di sicuro sanno dov’è la sede di Scientology…
Per questo non ho perso la speranza. La speranza di tornare ad affacciarmi e vedere sopra l’arena…i grillini alla diaspora. (Ma esisterà ancora un Paese o ci sarà una Grecia?)

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