Nel blitz della finanza al China Ingross di Padova (che ha avuto un risalto mediatico nazionale) ci hanno mostrato – con scandalo e scalpore – che c’erano anche dei letti all’interno dei capannoni: cinesi che dormono nel luogo di lavoro in spregio alle norme igieniche. Mio Dio!
Vi dice niente “l’azienda nel sottoscala”? Una formula nata negli Anni Ottanta: migliaia di veneti che aprivano l’aziendina in garage, fabbricando componenti di calzature o altri prodotti, e lo facevano dove dormivano, mangiavano e vivevano. Per non parlare delle tantissime nostre donne che, sempre a casa, cucivano i jeans o le pelli per le pellicce.
Preferiamo forse che i cinesi si comportino come magrebini o nigeriani che dormono sotto i ponti o i portici, per il degrado delle città? Questi ultimi certo non possono dormire sui luoghi di lavoro, perchè la droga viene prodotta all’estero. Qui la spacciano e basta.
Certo, al China Ingross c’è una forte evasione fiscale. Non come il nostro lavoro domestico e le “aziende del sottoscala” che – notoriamente – operavano tutte rigorosamente in bianco…Un po’ alla volta noi veneti ci siamo rassegnati a pagare le tasse. Lo faranno anche i cinesi: Primum vivere, deinde…fiscalizzare.
Coi prodotti cinesi c’è sicuramente un problema di bassa qualità. Ma è sempre stato così: le sottomarche non hanno la qualità delle marche, in compensano costano meno. E così i negozianti veneti, per primi, acquistano in massa dai cinesi.
Certo quella cinese è una concorrenza da far paura, spesso fuori dalla nostre leggi commerciali. Contrastarla è complicatissimo. I controlli alle frontiere non esistono perchè i loro prodotti entrano da ogni dove e non solo dai porti. Pensare di recuperarli una volta diffusi nel territorio, con i blitz ripetuti della finanza, ricorda Sant’Agostino e la pretesa di svuotare il mare (cinese) col secchiello.
Ma pensare di disincentivare l’acquisto col salutismo è velleitario, oltre che pseudoscientifico. I prodotti cinesi – dicono – sono pericolosi per la salute! Il pennarello, o il giocattolo, made in China può provocare il tumore ai bambini che lo usano e lo mettono in bocca!
Abbiamo al certezza che il fumo induce ai tumori perchè – in decine d’anni – abbiamo verificato che la percentuale di cancri ai polmoni o alla laringe è più alta tra i fumatori che tra i non fumatori. Dunque avremmo la stessa certezza col pennarello solo dopo aver verificato se, negli anni, è più alta l’incidenza tra i bambini che lo usano e quelli no.
Ma, tornando al fumo, non sappiamo nemmeno qual’è la componente scatenante che genera la riproduzione incontrollata delle cellule. E’ la nicotina? E’ il catrame? E’ la combustione? Pare probabile che contribuiscano anche gli anticrittogamici con cui vengono trattate le foglie del tabacco. Quindi – sempre in nome della difesa della salute – aspettiamo e invochiamo blitz a tappeto che vadano a sequestrare la quasi totalità della nostra produzione agricola che contempla l’uso sistematicamente degli anticrittogamici, e che mangiamo ogni giorno. Altro che pennarelli cinesi.
Trovo spropositato criminalizzare la comunità cinese imputandole addirittura l’attentato alla nostra salute. Spesso sono sicuramente evasori. Ma sono persone serie che lavorano pancia a terra e non delinquono. Sono come eravamo fino a ieri noi veneti.
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