Quali siano i veri costi – scandalosi – della politica lo spiega l’economista Mario Baldassarri intervistato da Italia Oggi. Scandalosi anche gli altri, per carità, ma il problema è sempre quello: non scambiare la pagliuzza per la trave.
Baldassarri parla di “Acquisti beni e servizi, forniture, appalti: più o meno 130 miliardi. Più della metà sono fatti dalle regioni con la sanità. Dietro questa voce, 70 miliardi, ci sono tutte le differenze di prezzo che sappiamo: la famosa siringa che da una parte d’Italia costa un euro e da un’altra ne costa cinque. Sa cos’è successo in sei anni e con un’inflazione bassa? Questa spesa è cresciuta del 55% perchè prima valeva meno di 50 miliardi”.
Domanda del giornalista – L’altra faccia dei costi della politica?
Risposta di Baldassarri: “No, sono i veri costi della politica, mi scusi. Perchè tagliando parlamentari e indennità si risparmiano 700 milioni. Ma qui si rubano decine di miliardi, capisce?”
L’ha capito il giornalista di Italia Oggi? L’abbiamo capito tutti noi?
La ragione è semplice. Appalti e forniture nel privato, in anni di inflazione zero, praticamente non sono cresciuti. Perchè l’artigiano che deve rifornirsi di pelli ha tutto l’interesse a contrattare il prezzo migliore in rapporto alla qualità. Mentre al burocrate che gestisce l’appalto pubblico non interessa strappare il prezzo migliore bensì la tangente più consistente. Normalmente commisurata in percentuale all’importo. Dunque più spende soldi pubblici più intasca.
Oggi il Corriere parla in prima pagine di “spese pazze per tre milioni di euro” dei consiglieri regionali lombardi nell’arco di 10 anni. Pagliuzze tanto scandalose quanto patetiche. Emblematico dell’etica pubblica il fatto che consiglieri con stipendi sopra i 10 mila euro al mese si facciano rimborsare impropriamente le spese anche per il gratta e vinci, il biglietto del tram, il caffè…
Possiamo credere che i burocrati siano invece integerrimi servitori dello Stato? Quante intere prime pagine è giusto attenderci che ci raccontino, non le ruberie di 3 milioni in dieci anni, ma di decine di miliardi ogni anno documentate (indotte) da Mario Baldassarri?
O continueranno a prenderci in giro enfatizzando la pagliuzza per nasconderci la trave?
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