I vecchi credenti sono in estinzione nel Partito democratico.
Parlo di quelli che, di anno in anno, rinnovavano la tessera. Puro atto di fede nel partito, perchè rinnovavano a prescindere: dal segretario, dalla linea politica, dai risultati elettorali.
Oggi, in un solo anno, gli iscritti (paganti tessera) sono crollati da 500 mila a meno di 100 mila. Nel momento in cui il loro partito col 41% alle Europee ha ottenuto il record assoluto di consensi.
Anche i vecchi credenti del Pd sono diventati laici, come negli altri partiti dove il tesseramento è estinto da tempo.
Una volta anche la Dc aveva fiumi di iscritti, tesseravano perfino i morti. Ma erano i capetti e i grandi capi a pagare il conto: le tessere equivalevano infatti ad una quota azionaria da far pesare a livello provinciale e nazionale. Non c’entrava la fede.
Quella magari la trovavi nelle associazioni di categoria: se eri coltivatore, artigiano o commerciante di destra ti iscrivevi a Coldiretti, Upa o Ascom; se eri di sinistra sceglievi Cia, Cna o Confesercenti. Tra i sindacati i cattolici preferivano la Cisl, i compagni la Cgil.
Adesso il popolo dei produttori sceglie l’associazione solo sulla base del rapporto costo (dell’iscrizione)/ benefici (dei servizi erogati). I sindacati hanno il record di iscritti tra i pensionati, memori del tanto ricevuto. I giovani sono numerosi quanto i panda…
In politica funzionano i comitati elettorali, le cene per raccolta fondi. Stile Obama per capirci. La tessera per fede sta scomparendo.
Ho l’impressione che ci siano ormai più vecchi credenti in Confindustria che nel Pd…
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