Difficile credere che sia stato decisivo il contributo di Casa Pound (quattro gatti) per riempire sabato piazza del Duomo a Milano. Tutti stupiti, ed allarmati, per il successo della manifestazione anti immigrati promossa dalla Lega di Salvini.
Ma qualunque partito avesse promosso una manifestazione analoga, in qualunque città, avrebbe ottenuto un successo analogo. Anche i Comunisti italiani. Perchè anche i vecchi ex comunisti sono cresciuti con legge ed ordine, e non sopportano il disordine generato dalla nostra incapacità di governare l’immigrazione.
Basta girare in qualsiasi quartiere periferico delle nostre città, basta conoscere come si convive nei condomini, per capire i termini del problema, per saggiare l’esasperazione dei cittadini. Degli stessi cittadini stranieri regolarizzati.
L’immigrazione è il problema epocale enorme, difficilissimo da affrontare, per ogni Paese occidentale. Ma nessuno l’ha affrontato con la nostra superficialità. Nessuno – in piena crisi economica – è affogato nella follia dell’operazione Mare Nostrum.
Siamo gli unici ad avere aperto le frontiere oggi che il lavoro non c’è per nessuno. Oggi che la fase espansiva degli anni Novanta è un ricordo.
Matteo Salvini ha avuto l’intuizione, la capacità di impostare la protesta in termini economici e sociali. Non ha parlato né del colore della pelle né della religione professata, ha detto semplicemente: fermiamo i clandestini.
Non ha avuto nessun bisogno di aizzare le cosiddette pulsioni xenofobe. Ci pensano a sufficienza gli altri: i buonisti, gli accoglienti, quelli che dicono “la carità non conosce muri”. Salvo omettere di spiegare chi paga il conto.
Sono loro i migliori alleati della Lega, i suoi grandi elettori. Loro hanno spinto decine di migliaia di persone in piazza Duomo, altro che i neofascisti di Casa Pound…
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