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MARAMALDI SOLO CON I CROATI

Tutti sdegnati con quei teppisti dei tifosi croati che hanno causato anche la sospensione della partita per dieci minuti. Una condanna unanime senza se e senza ma.
E capitato perfino di sentire telecronisti che invocavano l’intervento delle forze dell’ordine e che plaudivano entusiasti alla polizia che manganellava a San Siro (sempre i croati).
L’editorialista principe dello sport, Mario Sconcerti, scrive sul Corriere di “teppismo puro, motivazioni da anni ottanta” e prosegue “se gli imbecilli sono diventati criminali, bisogna trattarli per quello che sono. Cacciarli non solo dagli stadi, ma dalla vita degli altri” e poi conclude “la soluzione non è redimere i cattivi, è condannarli a rimanere fuori. E avere un ordine pubblico che sia in grado di farlo”.
Tutto perfetto. Finché si parla di tifosi croati. Ci fossero di mezzo i tifosi teppisti della Lazio, del Napoli, della Roma o della Juve già Sconcerti ci andrebbe più cauto. (Maramaldo magari lo sarebbe, ma con quelli dell’Hellas o dell’Atalanta…).
Ma il bello viene se al posto dei tifosi croati ci mettiamo i no global o i manifestanti che occupano l’Autosole o tentano di occupare la stazione Termini. Vanno manganellati anche questi? Si deve ordinare la carica o finisce sotto processo mediatico il funzionario Ps che ha osato farlo?
Anche con la violenza politica siamo al teppismo puro, siamo fermi agli anni Ottanta ( o Settanta, anni di piombo). Spettacoli indecenti che puntualmente si ripetono. Diciamo anche di questi protagonisti che “se gli imbecilli sono diventati criminali, bisogna trattarli per quello che sono”? Che vanno “cacciati via dalla vita degli altri”? Che ci vuole “un ordine pubblico in grado di farlo”?
Non se parla. Meglio andarci cauti e fare tanti distinguo. Meglio spiegare che c’è la crisi economica e che tentiamo di risolverla con lo “sciopero sociale” e le occupazioni…
Proprio perchè la crisi è spaventosa, e non si intravvede una via d’uscita, lo scontro sociale rischia di esplodere. La violenza politica fa paura. E andrebbe contrastata con tutti i mezzi; compresi i media e gli editorialisti più accreditati. Altro che fare i maramaldi con i teppisti croati, per poi riaggiornare sul fronte sociale il pilatesco né con lo Stato né con le bierre…Siamo al né con Renzi né con Landini né coi centri sociali?
Certo la violenza nel calcio è un problema cronico; ma oggi divenuto marginale rispetto all’insorgere di altre violenze.

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