E’ cominciata ieri a Milano l’Expò mondiale dei teppisti. I puntuali protagonisti della guerriglia urbana, arrivati da tutta Europa, il sindaco Pisapia li ha definiti “imbecilli”, il ministro Alfano “farabutti”, il presidente Mattarella “teppisti”.
Stiamo col Presidente della Repubblica. Qualunque altra connotazione politica – “anarchici”, “black bloc”, “no global” – per loro sarebbe solo un regalo aggiuntivo. Tema dell’Expò è “nutrire il pianeta” ma se, per ipotesi, fosse “fine della globalizzazione!”, i no-global diventerebbero subito sì-global e, a colpi di cubetti di porfido e città devastate, ci spiegherebbero che la globalizzazione è assolutamente necessaria per non restare al medioevo…
Per i teppisti tutto è un pretesto. Tra i due preferisco quelli del calcio che almeno non si travestono da idealisti: fanno casino e basta. Mentre gli ipocriti giunti a Milano il piacere di far casino lo camuffano con ideali politici.
Il problema del nostro Paese è uno solo: guardarsi allo specchio. Se ci vedi un paralitico non puoi sognarti di fargli correre i cento metri come fosse Bolt.
L’Italia paralitica non ha saputo gestire nemmeno qualche centinaio di tifosi ubriachi del Feyenoord giunti a Roma per una partita di calcio. Città devastata. Italia paralitica perchè la polizia – già tacciata di essere fascista – se reagisse come indispensabile, diventerebbe nazista…Quindi resta ferma a prenderle
Pensiamo di saper gestire migliaia di teppisti, giunti dai nostri centri sociali e da tutta Europa, e decisi a restare in vacanza a Milano per i prossimi sei mesi? Ci siamo già dimenticati cosa hanno comportato i pochi giorni (non sei mesi…) di G8 a Genova nel 2001?
Un Paese impotente, ma quantomeno serio, dovrebbe far tesoro dell’esperienza e dei suoi limiti, e capire che non è in grado di ospitare, non dico l’Expò, ma nemmeno una partita di calcio internazionale. Figuriamoci il Giubileo o le Olimpiadi…
Tutti a preoccuparsi se i padiglioni erano finiti. Nessuno a preoccuparsi che sono finiti i milanesi: per sei mesi in balia dei teppisti che distruggono auto, spaccano vetrine, devastano la città.
A Milano Esposizione mondiale dei teppisti. Qui in Veneto e altrove, Expò mondiale dei predoni: più che mai liberi di agire indisturbati, con le forze dell’ordine dislocate all’impossibile presidio della metropoli meneghina.
Lascia un commento