La presunzione d’innocenza vale e deve valere per tutti, anche per Alfonso De Martino il presidente dell’onlus campana “Un’Ala di Riserva” arrestato con l’accusa di essersi appropriato di ingenti somme di denaro per l’assistenza ai migranti. Anche per don Vincenzo Federico, direttore della Caritas diocesana di Salerno, indagato per peculato
Ma alcune considerazioni di carattere generale vanno fatte su queste onlus, su queste associazioni senza scopo di lucro, anche perchè ormai sono più numerose delle cavallette: operano in Italia, ma anche all’estero, si occupano di qualunque umana emergenza: dall’assistenza, alla povertà, alla raccolta fondi contro ogni tipo di grave malattia.
Intanto sarebbe interessante sapere chi e con quale rigore controlla che siano effettivamente senza scopo di lucro. Più di una inchiesta sembrerebbe dimostrare che il lucro c’è…
Tanto sono sollecite a chiedere versamenti, tanto sono restie alla trasparenza.
In questi giorni siamo stati bombardati di telefonate da una onlus che chiedeva uno spot – ovviamente gratuito – per raccogliere fondi a favore dei disabili di un Paese africano.
Abbiamo risposto che eravamo pronti a fare di più: a dedicare cioè un’intera trasmissione, con le modalità di versamento in sovrimpressione, una trasmissione dove però bisognava accettare un serio contraddittorio, dare un rendiconto di interventi, costi e risultati. Risposta: grazie, non importa, lasciamo perdere…
Un numero spropositato di onlus dicono di raccogliere fondi per la ricerca utile a curare o almeno alleviare tutte le più gravi malattie, dai tumori in giù.
Certo Umberto Veronesi a Milano con la sua fondazione ha fatto e fa ricerca. La fa l’Istituto oncologico veneto che mette in rete tutti i reparti di oncologia della nostra regione, che studia e applica i protocolli terapeutici dei presidi ospedalieri più all’avanguardia.
Dobbiamo credere che fa ricerca anche ogni onlus che dichiara di farla?
Da un certo punto di vista oggi, nel tempo della rete, non servono grandi risorse: basta un computer per accedere agli studi scientifici più avanzati, ai risultati degli enormi, ultra finanziati, laboratori di ricerca medica americani.
Non vorrei che queste onlus-cavallette facessero anzitutto una ricerca: quella del messaggio più struggente per indurre il cittadino impietosito a versare due euro da cellulare o cinque da telefono fisso…
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